Casa Salute Cibo per la mente: lo stretto legame tra alimentazione e psiche

Cibo per la mente: lo stretto legame tra alimentazione e psiche

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Articolo di: Raffaella Succi, psicologa psicoterapeuta

Tutti sappiamo bene quanto un’alimentazione sana sia fondamentale per mantenere il benessere del nostro corpo.

Solitamente si parla tanto delle proprietà nutrizionali dei vari cibi e del loro effetto a livello fisico, ma spesso si trascura che ciò che mangiamo contribuisce a nutrire anche la sfera psichica. Mente e cibo sono strettamente interconnessi e si influenzano a vicenda. Il tipo di alimentazione, infatti, determina non solo la nostra salute fisica, ma anche quella mentale, il nostro stato d’animo, la qualità dei nostri pensieri, e persino i nostri comportamenti.

L’organismo è una macchina perfetta in grado di mantenere l’equilibrio psicofisico. Se siamo in grado di ascoltare e riconoscere i segnali del corpo e della mente e rispondervi nella giusta maniera, riusciremo a raggiungere uno stato di benessere e armonia fisica, emozionale e spirituale.

Uno dei mezzi che abbiamo a disposizione per ottenere questo fine è proprio il cibo.

Esistono numerose evidenze scientifiche che spiegano come gli alimenti agiscono sulla biochimica cerebrale influenzando pensieri e azioni.

Gli studi effettuati dal dr. Giuseppe Jerace nell’ambito della ricerca biomedica, indicano che “Il nostro comportamento sarebbe significativamente influenzato dal tipo e dalla qualità della nutrizione e che una dieta vegetariana favorirebbe forme comportamentali più armonicamente socializzanti come risultato di un migliore equilibrio degli aminoacidi e delle vitamine apportate dal regime vegetariano” (citazione tratta dal libro “Codice Vegan” di Franco Libero Manco, Anima Edizioni).

In linea con questi risultati, i ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo del San Raffaele di Milano in collaborazione con la Divisione di Neuroradiologia dello stesso Istituto e le Università di Ginevra e Maastricht, hanno condotto uno studio in cui dimostrano che il tipo di alimentazione modifica i circuiti neuronali che si attivano alla vista di scene di sofferenza umana e animale, determinando un maggiore grado di empatia nelle persone vegetariane e ancor più in quelle vegane, rispetto a quelle onnivore (http://www.hsr.it/marketing-comunicazione-hp/dimmi-cosa-mangi-e-ti-diro-cosa-provi/).  L’empatia è la capacità di identificarsi e comprendere lo stato d’animo altrui ed è alla base del comportamento sociale e della vita di comunità. L’alimentazione a base di vegetali ha quindi un ruolo determinante sul temperamento dell’uomo a favore di un atteggiamento compassionevole, predisposto alla socievolezza, alla tolleranza e al comportamento pacifico.

A livello della biochimica cerebrale questo avviene grazie all’azione della serotonina, uno dei neurotrasmettitori utilizzati dalle cellule nervose. La serotonina è infatti nota come l’“ormone del buon umore” in quanto, modulando lo stato emotivo della persona, induce uno senso di tranquillità e gioia, attenua gli stati d’ansia e depressivi e agisce sui ritmi circadiani favorendo il sonno. L’azione di questo neurotrasmettitore dipende dalla sua concentrazione a livello cerebrale che varia a seconda del tipo di cibo consumato. La serotonina viene sintetizzata a partire dal triptofano, aminoacido essenziale che si trova in molti alimenti vegetali, in particolare nei semi oleosi, nella frutta in guscio, nei legumi, nei cereali integrali, ma anche in frutta e verdura fresca. Sono questi gli alimenti che apportano la giusta quantità di triptofano al cervello favorendo la sintesi di serotonina.

Al contrario, i cibi di origine animale, pur contenendo triptofano, provocano una riduzione di serotonina perché aumentano i livelli di leucina e tirosina, altri due aminoacidi, a scapito del triptofano che quindi arriva al cervello in dosi troppo basse. La mancanza di un’adeguata quantità di serotonina a disposizione dei neuroni, influisce negativamente sullo stato emozionale della persona, favorendo agitazione, paura, angoscia e aggressività.

Gli alimenti vegetali contengono anche altri nutrienti essenziali per il corretto funzionamento del cervello e per determinare uno stato di benessere psichico.

Il glucosio è uno di questi. È il carburante elettivo del nostro cervello, indispensabile per svolgere tutte le sue funzioni. Questo zucchero, contenuto nei carboidrati, influenza il tono dell’umore e favorisce sensazioni di benessere e calma.
Ma non tutti gli zuccheri costituiscono un vero nutrimento per la mente. Il glucosio che permette al nostro sistema nervoso di ottenere le massime prestazioni senza subire “effetti collaterali” dannosi, è solo quello che si trova in natura, nella frutta e nei vegetali amidacei. Anche in questo caso quindi il tipo di alimento fa la differenza! Infatti, il glucosio contenuto negli zuccheri raffinati e negli alimenti trasformati, causando un aumento della glicemia con conseguenti scompensi nell’equilibrio biochimico dell’organismo, provoca a livello psicofisico maggiore sensibilità allo stress, ansia, irritabilità e comportamento violento, affaticamento e diminuzione delle capacità cognitive.

Anche le vitamine, i minerali e gli acidi grassi essenziali, elementi fondamentali per il fabbisogno delle cellule nervose, contribuiscono a mantenere alto il tono dell’umore, a potenziare le facoltà mentali e a prevenire disturbi di natura emotiva.
Un’alimentazione vegetale ricca di frutta e verdura fresche e delle giuste quantità di semi oleosi, noci, legumi e cerali integrali, consente di fare il pieno di tutti questi elementi nutritivi.

Non dimentichiamo inoltre che l’essere umano è fatto di energia: il nostro corpo, la nostra mente, i nostri pensieri e le nostre emozioni emettono vibrazioni ad una frequenza d’onda che corrisponde a quella del colore rosso dello spettro solare (http://www.disinformazione.it/energia_vibrazionale_alimenti.htm).

Anche il cibo possiede proprietà energetiche che variano a seconda del grado di freschezza e vitalità e dei processi subiti. Quando ci nutriamo con alimenti ad alto valore vibrazionale, la frequenza della nostra mente si eleva, migliora la qualità e la chiarezza dei pensieri, aumenta la consapevolezza di sé, si affinano le capacità percettive, l’immaginazione e la creatività. Le emozioni positive e i sentimenti di amore, gratitudine e compassione vibrano su frequenze elevate.  Gli alimenti vegetali, in particolare la frutta matura e la verdura cruda, i germogli, i semi oleosi e le noci, costituiscono la risorsa energetica ottimale per la psiche perché hanno vibrazioni elevate.
Questi effetti sono confermati dagli studi sull’attività elettrica encefalica in cui si è osservato che il consumo di cibi vegetali induce nel cervello il ritmo di base alfa, ovvero uno stato vigile e cosciente caratterizzato da un senso di benessere e rilassamento generale simile allo stato meditativo, che eleva la coscienza e favorisce un contatto profondo con la propria essenza vitale.

Al contrario, invece, tutti gli alimenti trasformati, come i prodotti industriali, raffinati e gli alcolici, non hanno traccia di energia vitale e il loro consumo comporta un abbassamento della frequenza vibrazionale della persona, che causa stanchezza mentale, pensieri negativi, sentimenti di tristezza, umore depresso.

Dunque si può affermare che, così come il corpo, anche la psiche necessita del giusto nutrimento, data l’esistenza di una profonda connessione tra ciò che l’individuo mangia e il suo pensiero, la sua condotta, le sue relazioni con l’ambiente, la sua coscienza.

Anche il passato conferma quanto detto, nella storia infatti non mancano esempi di grandi pensatori, scienziati, artisti, scrittori, filosofi che seguivano una dieta a base di frutta e verdura. Pitagora, Socrate, Platone, Ippocrate, Seneca, Leonardo Da Vinci, Giordano Bruno, Dante, Gandhi, Albert Einstein, Van Gogh, sono solo alcuni tra tanti altri.

Ludwig Feuerbach, filosofo tedesco, scriveva: “I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello, in materia di pensieri e sentimenti…L’uomo è ciò che mangia”.

Raffaella Succi, psicologa psicoterapeuta

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9 COMMENTI

  1. … ho letto l’articolo ma a mio avviso manda una cosa importante, non avete parlato del microbiota, ormai gli studi confermano che esso controlla la nostra psiche, moltissimo, esperimenti su ( poverissimi ) ratti hanno scoperto che i batteri influenzavano fortemente la loro psiche ( e non solo… altro che malattie genetiche -.- ) addirittura un parassita che ama i gatti induceva questi topi a dormire affianco alla zona dove era presente l’odore di gatto, mentre gli altri topi la evitavano… senza contare che poi il micro biota può produrre omega 3 ( sicuro nelle donne incinta, ma probabilmente non solo ) e potenzialmente anche le famose proteine essenziali… potreste fare un articolo su di esso? sarebbe davvero interessante, oltre al fatto che secondo me sarebbe la prova definitiva che la nostra dieta è tendenzialmente vegana-crudista e che tutto ciò che si differisci da essa aiuta i patogeni a svilupparsi! grazie per gli articoli <3 ciao 😉

    • Ciao Eddie! Grazie mille per questo messaggio, molto interessante! Non avevo mai letto di questo microbiota, magari hai dei link di riferimento per noi? Grazie 🙂
      Ti auguro una fantastica domenica!

    • Ciao Eddie! Concordo con te sull’importanza dei recenti studi sul microbiota, un vero e proprio organo sito nel nostro intestino che influenza grandemente la salute e la psiche poichè possiede milioni di cellule nervose, non a caso è considerato il nostro secondo cervello! L’argomento è molto affascinante e complesso e, come hai suggerito tu, richiederebbe di essere trattato in maniera approfondita. Quindi grazie del consiglio 🙂 Un abbraccio!

  2. ho visto molti video e documenti al riguardo del microbiota, comunque queste informazioni le ho trovate principalmente su youtube sul canale di “telecolor green team” nei video di “medicina amica” che parlavano di probiotici con il Dott. Luciano Lozio… per quanto riguarda la produzione di omega 3 proprio ieri ho avuto un’altra conferma da una ragazza che studia biologia… comunque sul microbiota c’è da dire tantissimo, dalle varie funzioni che hanno al fatto che la leggera ttività fisica li migliora, e che son agevolati da tutti i cibi vegetali ( perchè ricchi di fos-prebiotici-inulina ) e danneggiati dai cibi animali che invece fanno prolificare i patogeni… oppure potreste parlare dei cibi ricchi di essi come le bevande al kefir o kombucha o parlare dei vegetali fermentati … c’è davvero un sacco di cosa da dire 😀

    • Ah, ok ragazzi, io non l’avevo mai sentito nominare con questo termine 🙂 E’ un po’ come dire “flora intestinale” anche se questo ha un significato più vasto! Sai cosa? Posso chiedere alla Dott.ssa Giacosa di scriverne un articolo per la prossima Prova Vegana Crudista Igienista. Sarà sicuramente interessante!

      E… un’altra domanda totalmente OT, caro Eddie, come mai “Abbraccio”??? Sono curiosa!
      Grazie a tutti per le risposte!
      Serena

    • figurati! mi piace cooperare 🙂 ( infatti se trovo un articolo sostanzioso sul microbiota te lo giro 😉 ) … l’abbraccio diciamo che è diventato parte di me, è una parte grande della mia identità perchè racconta molte cose diverse… nasce tutto da quando son andato a fare gli abbracci in piazza per la prima volta da li ho organizzato e partecipato ad eventi cittadini nazionali e mondiali dove si andava tutti insieme ad abbracciare ( wow ) … te la straconsiglio come esperienza è meravigliosa sotto tantissimi punti di vista, oltre gli aspetti evidenti e conosciuti come quello di stimolare ossitocina e di farsi pacchi di risate, uno degli aspetti fondamentali per me è che ricorda a tutti quelli che ti vedono ( anche se non ti abbracciano ) che ci vuole davvero poco per essere uniti e si sa, uniti si sta meglio, anzi che questo “dividi et impera” che ci sta massacrando… quindi se vuoi provare basta anche un semplice foglio di carta ( meglio cartoncino ) e un pennarello e poi scrivi “regalo abbracci” da una parte e “free hugs” dall’altra e ti metti a strillare “chi vuole un bell’abbraccio?” “è gratis! e fa bene!” “daje! daje!” 😀 😀 almeno io faccio così e molti mi abbracciano 😉 qui sotto ti lascio un video molto sugli abbracci, ma prima… non so se l’avete fatto, ma perchè non parlate anche di tutte le cose che stimolano la produzione di ormoni come ossitocina seratonina and co? io sapevo che oltre alla attività fisica e agli abbracci anche tenere le braccia alzate o tenere il sorriso funziona, se vi interessa io prima o poi andrò a guardare queste cose, quindi posso passarvi dei link

      ps: per fare gli abbracci in piazza ti consiglio di essere minimo in due meglio in tre sennò non ti si fila nessuno ( anche se una bella ragazza come te anche sola non sarebbe proprio snobbata 😛 )

    • Eddie, ma che idea MERAVIGLIOSAAAA!!! Io ADORO abbracciare e anche quando organizzo i miei eventi, chi partecipa deve aspettarsi una bella dose di abbracci 😉
      Avevo sentito parlare di eventi in piazza in cui ci si abbraccia, se non mi sbaglio a Roma… io sto dall’altra parte del mondo… ma non avevo pensato che avrei potuto farlo anche da sola. Non mi farei problemi ad mettermi in gioco. Chi lo sa che non ci scappi un video 😉

      Va bene allora, mi fa piacere averti conosciuto Eddie Abbraccio! Alla prossima!
      E ovviamente… ti mando un caldo abbraccio virtuale!
      Serena

    • sisi, vale troppo la pena… qui a roma l’ho fatto con una amica tetraplegica ( quindi ero praticamente solo ) ed è stato un disatro, ho ricevuto pochissimi abbracci 🙁 ed ho notato che più si è più abbracci si prendono, io solitamente son uno di quelli che abbraccia di più e mi piace abbracciare più gente possibile, quindi consiglio di essere almeno in tre e ben vicini per far vedere il gruppo e incentivare il prossimo… magari dove sei tu hanno un’altra mentalità e riceverai molti abbracci 🙂 … te lo auguro 😉 fammi sapere com’è andata, ciao cara, alla prossima! 😉