Questo bell’articolo, scritto dal mio ragazzo Nick per La Prova Vegana – Crudista – Igienista di primavera, ci da dei suggerimenti sul come comportarci quando andiamo a mangiare fuori, vegano, per limitare i danni alla nostra salute (punti 1-8) e salvarci da situazioni imbarazzanti a tavola (punti 9-11).
Articolo di: Nicolas Schaffron
Andare a cena fuori può rappresentare una delle più grandi sfide dal momento in cui il vostro regime alimentare non rientra più nella prassi socialmente accettata. Il primo anno può essere il più difficile. State modificando lo stile di vita con cui siete cresciuti, lo stile di vita che vi ha insegnato vostra madre e vi state avventurando in un territorio sconosciuto. E non è tutto: cenando fuori sarete costretti a spiegare la vostra trasformazione a persone a cui tutto ciò non interessa, che si possono persino sentire offese, ma che, allo stesso tempo, sono i vostri amici e la vostra famiglia. Vi troverete di fronte ad un dilemma: volete essere in salute, non essere un eremita. Diventare asociale non rientra nei vostri piani 🙂 Quindi cosa potete fare? Trovarsi in questa situazione è come camminare su un filo sospeso cercando di trovare attentamente il giusto equilibrio tra due mondi.
In questo articolo illustreremo alcune strategie che vi aiuteranno a compiere le giuste e sane scelte alimentari e anche altre strategie che vi aiuteranno ad evitare litigi e discussioni riguardanti le vostre scelte di vita.
Come fare la miglior scelta alimentare quando andate a cena fuori
Innanzitutto andare a cena fuori significa mangiare cibo non salutare. Basta solo guardare qualche programma TV di cucina per capire cosa intendo. In questo caso dovete voler scendere a compromessi. Se il vostro è un regime alimentare vegano basato principalmente su cibi non cotti, potrete ritrovarvi alla fine della cena con un fastidioso mal di pancia. Tuttavia ci sono alcuni trucchetti che possono aiutare voi e il vostro stomaco.
1. Bere almeno 5-10 minuti prima del pasto
Molti anni fa il Dr. Herbert Shelton ha indicato l’acqua come l’unica bevanda da bere. Tutte le altre sostanze sono allo stesso tempo o alimenti o veleno. Spetta a voi scegliere se desiderate bere altre bevande oltre all’acqua. Nel libro di Harvey e Marilyn Diamond intitolato Fit for Life 2, a pagina 92 viene spiegato esattamente perché bere prima dei pasti apporti dei benefici:
“I succhi gastrici sono liquidi e bere dei liquidi di qualsiasi genere, durante o dopo il pasto, diluisce i succhi gastrici e tende a farli scivolare fuori dal nostro stomaco. Questo rallenta in maniera vertiginosa i processi digestivi dando vita a quelle difficoltà digestive che molte persone lamentano. Inoltre quando beviamo durante i pasti, ingeriamo del cibo che è stato masticato solo in parte.”
Ho scoperto, in base alla mia esperienza, che questo è vero. Da allora ho fatto del mio meglio per applicare questo principio nella mia vita, ossia, se ho sete o devo mangiare del cibo cotto, bevo dell’acqua naturale almeno 5-10 minuti prima del pasto.
2. Evitare di mangiare il pane
A meno che il ristorante non macini direttamente della farina integrale fresca e biologica per fare il pane, verrà usata una farina di qualità inferiore allo standard, tossica e molto probabilmente rancida. A causa della sua natura amidacea e poco digeribile, il pane non è necessario e nemmeno consigliato in un regime alimentare ottimale. Evitare di consumare pane ridurrà enormemente le difficoltà di digestione a cui potete andare incontro quando andate a cena fuori.
3. No ai cibi fritti
Probabilmente lo saprete già, ma vale la pena ripeterlo. Friggere gli alimenti nell’olio bollente saturo rappresenta di sicuro il peggior metodo di cottura. I composti nocivi che si originano sono sotto molti aspetti letali. Per questo i fritti devono essere evitati.
4. Evitate il seitan
Il seitan non è altro che un agglomerato di glutine, una proteina del grano, ma che si trova anche in altri cereali come segale, orzo e kamut. Che il glutine crei problemi nell’organismo umano non è niente di nuovo. La celiachia (un’intolleranza a questa proteina) sembrerebbe essere la piú frequente intolleranza alimentare al mondo (stimata all’1%, in Italia circa 600.000 casi secondo il Ministero della Salute)
5. Iniziate con un’insalata
Nel corso Fondamenti di Igiene Naturale, si afferma che le insalate si abbinano molto bene alle proteine o agli amidi. Mangiare un’insalata di verdure fresche non cotte (tre o quattro varietà) è il modo migliore per iniziare un pasto. I cibi non cotti aiutano a digerire gli alimenti cotti oltre ad agevolare l’eliminazione delle scorie dall’intestino.
6. Se possibile, fate in modo che l’insalata sia il vostro pasto principale
Il Dr. Paul Kouchakoff, ricercatore medico dell’istituto di Farmacologia Clinica, Losanna, Svizzera, in uno studio effettuato nel 1930 affermò che, dopo aver assunto degli alimenti cotti, il corpo umano sviluppa la leucocitosi, ovvero un aumento anormale dei globuli bianchi a livello ematico. I leucociti prodotti affluiscono nell’intestino e questo è un segnale evidente della necessità di questo organo di eliminare del materiale tossico. Sottoponendo i pazienti ad una dieta costituita per l’80% da cibi crudi, Kouchakoff non ha riscontrato nessuna leucocitosi. Iniziare il pasto con un’insalata o fare dell’insalata il pasto principale, ridurrà le difficoltà digestive diminuendo il rischio di leucocitosi e in questo modo vi manterrete in salute.
7. Se sapete il nome del ristorante, fate una telefonata per chiedere quali opzioni offrono e se sono in grado di soddisfare le vostre necessità
Se conoscete il ristorante in cui cenerete, non esitate a chiamare per sapere se riescono a soddisfare le vostre necessità. Resterete sorpresi nello scoprire come in realtà la maggior parte dei ristoranti siano molto disponibili nell’aiutarvi. Chiamarli e fargli sapere quando andrete, gli renderà il lavoro molto più facile. Inoltre vi salverà da quel momento imbarazzante in cui ognuno ordina il proprio piatto e voi chiedete al cameriere se ci sono alternative buone e sane. Sappiamo bene che in quel momento inizia l’interrogatorio.
8. Bevete un frullato verde prima di uscire se sapete già che il ristorante non offre una vasta scelta di frutta e verdura
Se non vi è possibile optare per un altro ristorante e siete costretti ad andarci la soluzione migliore (a parte non mangiare) è bere un frullato verde o mangiare un’insalata prima di uscire. Per motivi già illustrati in precedenza, mangiare qualcosa con alti valori nutrizionali ed un elevato contenuto di acqua e fibre aiuterà enormemente il corpo e renderà il cibo consumato al ristorante un po’ meno nocivo.
Socializzare
Se il vostro obiettivo è passare la serata fuori divertendovi con la vostra famiglia e gli amici, è consigliabile evitare qualsiasi dibattito riguardante il cibo o la salute. Soprattutto se siete nella fase della trasformazione e le informazioni che avete sono nuove anche per voi. Spesso cerchiamo di convincere gli altri perché stiamo ancora cercando di convincere noi stessi. Ciò che ho scoperto è che questo comincia a svanire quando acquisiamo una certa esperienza e una maggiore consapevolezza. Nella mia esperienza personale ho realizzato, con mio grande sconcerto, che non tutti sono disponibili o pronti ad ascoltare ciò che ho da dire sul cibo e sul suo strettissimo legame con la salute. Quando raccontavo agli altri come alcuni cibi siano molto dannosi per il corpo, ciò veniva percepito come una minaccia alla loro libertà. Dire a qualcuno che non può mangiare qualcosa che ha sempre mangiato, qualcosa che appartiene profondamente alla sua cultura e, in sostanza, alla sua identità, può dar vita ad accese discussioni e dibattiti al tavolo del ristorante. Ora affronto questo argomento solo in rare occasioni. Ovvero quando vedo che il mio interlocutore è “affamato” di questo genere di informazioni. Quando vedo che questa persona ha iniziato o sta attraversando la sua trasformazione. Ma questa è l’eccezione. Qui di seguito vi fornirò alcuni consigli che vi permetteranno di vivere un’esperienza positiva e felice quando andate a cena fuori.
9. Cambiare argomento
Ebbene sì, uso questa tattica ogni volta. Rimarrete sorpresi di quanto sia facile cambiare argomento. Se qualcuno vi chiede direttamente perché avete cambiato il vostro regime alimentare, potete semplicemente rispondere “Questa è una bella domanda. Se vuoi possiamo parlarne un’altra volta così posso darti alcune informazioni che potresti trovare interessanti”. Poi cambiate rapidamente argomento scegliendo il tema preferito del vostro interlocutore e impegnatevi in qualcosa per cui la gente vi amerà. ASCOLTARE. Se invece per una qualche ragione il vostro interlocutore continuerà a farvi domande, seguite il consiglio successivo.
10. La strategia del “sembrerebbe che…”
Questa è una strategia eccellente nel caso in cui qualcuno si riveli piuttosto insistente e siete alla ricerca della strada più facile per evitare un possibile dibattito. Eccovi un suggerimento tratto dal libro del Dr. Alan Goldhamer e Dr. Douglas, intitolato “The Pleasure Trap”:
“La strategia del “Sembrerebbe che…” significa integrare queste due parole magiche nelle vostre risposte. Alcuni esempi:
Loro: “Perché mangi in quel modo? Non puó essere salutare!”
Voi: “Anch’io la pensavo cosí, ma sembrerebbe che funzioni per me in questo momento. Ho letto un paio di libri a riguardo e sembrerebbe che questa possa essere una direzione opportuna per la mia situazione.”
Loro: “Ma non hai bisogno di mangiare carne e bere latte? Contengono delle sostanze molto importanti!”
Voi: “Anch’io me ne preoccupavo, ma ora non piú di tanto. Il mio dottore dice che probabilmente sto ricevendo tutta la nutrizione di cui ho bisogno e sembrerebbe che funzioni. Almeno per me. Continuo finché mi sembra di stare bene.”
Loro: “Beh, so di aver bisogno della carne. Non potrei vivere senza bistecca!”
Voi: “Questo modo di mangiare sembrerebbe funzionare per me in questo momento, quindi penso di continuare finché mi sento bene. Potrebbe non essere la giusta direzione per tutti peró.”
Questo è un ottimo metodo per mantenere un ambiente sereno quando il vostro interlocutore non è interessato alla vostra opinione e al motivo per cui avete scelto uno stile di vita più sano. E se la persona con cui conversate cominciasse a prendersi gioco di voi? In questo caso seguite il consiglio successivo.
11. Siate auto-ironici
Quando iniziamo a giustificare il nostro stile di vita alle persone con cui siamo a cena, in particolar modo se sono conservatrici, diventiamo subito oggetto di derisione. É una questione di psicologia. Se queste persone che non accettano le scelte degli altri non si prendessero gioco di voi, allora significherebbe che il loro modo di agire è sbagliato. Ma loro stanno seguendo la prassi e questo gli fa pensare di agire nella maniera più appropriata e considerata giusta dalla società. Seguire la prassi è un modo semplice per non dover chiederci se quello che stiamo facendo sia giusto o sbagliato. Prendersi gioco di noi stessi è semplice. Fategli comprendere che siete consapevoli che il vostro modo di agire non è normale, mentre il loro lo è. Siate auto-ironici e divertitevi. Il processo di trasformazione e la vita diventano un evento gioioso quando smettiamo di prenderci troppo sul serio. Inoltre è anche un approccio più sano alle sfide della vita. Per esempio possiamo dire ai nostri amici, a chi gestisce ristoranti o quando usciamo: “Sì, ci conosci, siamo i peggiori clienti in assoluto!”, “Eccoci, i mangiatori più schizzinosi!”, “Non ci crederai quando ti dirò cosa mangerò oggi…”. Sorridiamo sempre, ringraziamo il cameriere per la sua pazienza e la sua comprensione, apprezziamo il suo sforzo e, ovviamente, lasciamo una buona mancia.
Ma voglio far comprendere alla mia famiglia e agli amici che possono essere sani e in ottima forma semplicemente cambiando il loro regime alimentare! Come posso fare senza infastidirli e contrariarli?
L’esempio non è il principale fattore di influenza sugli altri, è l’unica. – Albert Schweitzer
Non seguite la massa, lasciate che la massa segua voi. – Margaret Thatcher
All’inizio della nostra trasformazione personale, io e Serena spiegavamo a tutti gli incredibili benefici in termini di salute prodotti seguendo i principi dell’Igiene Naturale. Il nostro mentore, il Dr. Robert Sniadach, la definisce la “fase missionaria”. Viaggiando in Sud America Serena era circondata da una folla di persone che la ascoltavano mentre illustrava i benefici di uno stile di vita ed un regime alimentare più salutare. Nella mia mente è ancora vivo il ricordo di quando ci trovavamo vicino alle bancarelle della frutta in uno dei grandi Mercados (una sorta di mercato della domenica) nella valle sacra del Perù e le commercianti rimasero perplesse nel vederci acquistare una gigantesca quantità di frutta. Serena iniziò a spiegare loro il perché e, in men che non si dica, iniziammo ad andare lì ogni sera per tenere delle lezioni. In cambio ci regalavano della frutta fresca. É stata un’esperienza magnifica. Tuttavia questa rappresenta una delle rare eccezioni. Siamo arrivati alla conclusione che su 100 persone, solo due hanno ascoltato e messo in pratica i principi rivoluzionari dell’Igiene Naturale. A volte ci sentivamo demoralizzati perché le persone non comprendevano quanto sia facile stare in salute ed eliminare molte delle sfide fisiologiche che si trovavano ad affrontare. In questa fase una delle cose più difficili da accettare è che non tutti vogliono sapere.
I primi anni della nostra trasformazione la nostra famiglia e gli amici hanno imparato ad accettare il nostro approccio differente. All’inizio mio padre ci prendeva in giro sul fatto che non mangiavamo la carne. Oggi anche lui è quasi completamente vegano, ha perso circa 20 kg di grasso corporeo in eccesso e si sente più sano e in forma che mai. Tutta la mia famiglia, comprese le mie due sorelle, mia madre e la mia matrigna hanno avuto dei miglioramenti incredibili! Persino mia nonna sta avendo piccoli miglioramenti nel suo stile di vita e regime alimentare. E tutti si sentono molto meglio! Anche la famiglia di Serena ha messo un atto un cambiamento radicale. Chiunque non abbia letto l’articolo sull’incredibile trasformazione del padre di Serena, può farlo qui.
Ciò che sto scrivendo è per raccontare che tutto è successo perché vogliamo dare un esempio. E ora, dopo molti anni, il nostro ottimo stato di salute è la prova vivente che ciò che promuoviamo funziona! Non ci crederete ma potete influenzare positivamente tantissime persone solamente fungendo da esempio. Tutto ciò che facciamo è focalizzarci sulle persone come voi, che sono “affamate” di uno stile di vita più felice e salutare. Persone che sono pronte a cambiare e migliorarsi. Ci impegniamo a condividere le informazioni più utili e valide in modo che possiate sentirvi sicuri e fiduciosi della vostra trasformazione e della correttezza di ció che fate 😀
Quella succosità, quella dolcezza, quei colori e quella freschezza vitalizzante nel più intimo di noi che noi esseri umani troviamo solo nella frutta matura e fresca e nella verdura…., capire questo non tanto con la mente ma anche e soprattutto con il corpo quando ascoltiamo le sensazioni che ci restituisce…., è bellissimo!!
È bellissimo anche il vostro articolo Nicolas e Serena, soprattutto per me le considerazioni finali sulla vostra esperienza personale e sulla forza dell’esempio.
Ci sono vari siti internet sul vegancrudismo, anche se non mi piacciono le etichette, alcuni li apprezzo molto e hanno contribuito a darmi una nuova consapevolezza.
Il vostro oltre a questo porta una ventata di entusiasmo e vitalità, sarà perché siete così voi, per cui leggervi è un doppio piacere.
Grazie per il vostro esempio di vita!!
Ciao.
Carissimo Flavio, é proprio per persone come te che noi scriviamo e siamo cosí dedicati…grazie mille per stare in ascolto 😀
Neanche a me piacciono le etichette, figurati…non posso né considerarmi crudista e neanche vegana al 100%. Ma va bene cosí… sono sempre stata una “fuorilegge” 😉
A presto e w la frutta 😉
Flavio,non posso fare altro che essere in pieno accordo con te!!!
Bravi! Bell’articolo 🙂 la strategia dellinsalata la uso sempre e evito il pane 🙂
Hehe… ma io lo so che tu sei bravissima 😉
Ciao Serena, complimenti per il blog e grazie per i tuoi preziosissimi consigli, proprio ieri in pizzeria ho cenato con una bella insalatona mista e della frutta fresca di stagione, nonostante lo sguardo sconvolto del cameriere e l’odore della pizza fumante che ha preso il mio fidanzato. ?
A 20 anni ho finalmente intrapreso questa meravigliosa strada verso la salute, decidendo di passare ad un’alimentazione vegan-crudista. Pensare che solo 5 mesi fa, sono diventata vegetariana. Purtroppo non riesco ancora a non integrare qualche cibo cotto, ovvero patate e zucchine. Forse è per questo che i sintomi della disintossicazione non sono evidenti e difficili da sopportare? Mi spiego meglio: avverto talvolta spossatezza, dormo di meno e non di rado, soffro di diarrea, però nulla di così acuto. C’è da dire, che purtroppo, vivendo in una casa di onnivori, non posso permettermi economicamente frutta e verdure biologiche, anche se le compro solo di stagione. Inoltre, mangio molta frutta secca e ho una costante voglia di olive. Faccio male per ora ad assecondare il mio corpo, non badando alle quantità?
Ciao Katia e grazie mille per questo commento 😀 Sono felice di leggere della tua trasformazione! Patate e zucchine cotte non sono poi cosí male…io adoro le patate e mangio ancora degli alimenti cotti…l’importante é sentirsi bene 🙂
Quelli che mi hai segnalato mi sembrano proprio dei sintomi di disintossicazione. Tieni conto che siamo persone diverse e ognuno reagisce a questi sintomi in maniera differente…magari quello che é molto spiacevole per me, potrebbe rivelarsi sopportabile per te. Poi non é detto che tutti debbano incorrere in questi sintomi, anzi. Io mi riterrei fortunata e probabilmente sei giá abbastanza pulita dentro. Ringraziamo sempre il nostro magnifico corpo per il lavoro che svolge 😀
Non importa se non compri sempre verdure bio. Si fa quel che si puó e c’é della frutta e della verdura convenzionalmente prodotta che é ottima!
Per quanto riguarda la frutta secca e le olive, potrebbe essere che non mangi frutta e verdura in quantitá sufficiente e le olive ti danno quella “botta calorica” in piú soddisfando il tuo fabbisogno energetico? Ti senti soddisfatta dalla frutta/verdura o senti il bisogno di alimenti piú “densi” e che portino piú un blocco/sazietá? Se non ne mangi in eccesso (della serie, due barattoli di olive in un colpo o 100g di frutta secca) allora non mi preoccuperei e asseconderei la mia “voglia”, ma magari prova a chiederti il perché di questa voglia…
Un caro saluto! Serena P.
Si, mi sento sempre soddisfatta dopo le mie scorpacciate di frutta, però cercherò di seguire il tuo consiglio mangiando più frutta fresca e verdura. Forse sarà solo che sono golosa! ?
Grazie per la risposta, buona giornata.?