Casa Igienismo Mangiare vegano è igienista? I 5 errori più comuni del Vegan

Mangiare vegano è igienista? I 5 errori più comuni del Vegan

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Negli ultimi anni, il Veganismo ha guadagnato popolarità come scelta alimentare per motivi etici, ambientali e di salute.

Tuttavia, spesso Igienismo e Veganismo finiscono per confondersi, quando invece esistono differenze significative tra un’alimentazione vegana e un’alimentazione igienista (che punta a una nutrizione più naturale e bilanciata) ed è fondamentale capire che mangiare vegano non è sempre sinonimo di salute.

Vediamo insieme le differenze più importanti e gli “errori” più comuni di chi passa ad una alimentazione vegana senza le dovute cautele e conoscenze.

 

1. PRINCIPI FONDAMENTALI
  • Igiene Naturale: si basa sull’idea che il corpo sia una macchina talmente perfetta da provvedere, con una innata saggezza, alla sua salute e al suo benessere, naturalmente. Una vita sana deriva da una alimentazione specie-specifica e integrale, che enfatizza il consumo di alimenti freschi, non lavorati e minimamente trattati. L’igienismo promuove anche uno stile di vita sano che include attività fisica, meditazione e pratiche di cura del corpo.
  • Veganismo: è principalmente un movimento etico e ambientalista che si oppone all’uso di prodotti di origine animale. Sebbene il veganismo possa includere aspetti salutari, il suo obiettivo principale è ridurre la sofferenza degli animali e l’impatto ambientale dell’industria alimentare.
2. ALIMENTI E NUTRIZIONE
  • Igienismo: si concentra su alimenti freschi e integrali, come frutta, verdura, semi e cereali integrali, evitando in generale i cibi confezionati e trasformati, enfatizzando la qualità e la naturalezza degli alimenti. Alcune correnti dell’Igiene Naturale ricomprendono anche prodotti animali, come uova e carne, in base a principi di salute. Io personalmente evito sia carne che pesce, mentre se mangiando fuori mi capita di consumare cibi preparati con uova o latticini, saltuariamente, non è un problema.
  • Veganismo: esclude categoricamente e completamente i prodotti di origine animale, inclusi carne, latticini, uova e miele. Tuttavia, include un’ampia gamma di cibi confezionati e trasformati, tofu, seitan, tempeh declinati in tutte le salse, che possono contenere ingredienti non salutari, come zuccheri aggiunti, sale, grassi e conservanti.
3. ASPETTI DELLA SALUTE
  • Igienismo: si preoccupa della salute complessiva e della prevenzione delle malattie attraverso una dieta bilanciata e uno stile di vita sano. Promuove l’ascolto del corpo e l’adozione di pratiche che favoriscono l’autoguarigione.
  • Veganismo: sebbene molte persone vegane seguano una dieta salutare, il veganismo non garantisce automaticamente una nutrizione e salute equilibrate. È purtroppo molto frequente mangiare vegano ma consumando cibi altamente processati, il che può portare a carenze nutrizionali se non si fa attenzione alla varietà e alla qualità degli alimenti.
4. CONCETTO DI BENESSERE
  • Igienismo: sottolinea l’importanza della prevenzione e dell’auto-regolazione: una pratica basilare per gli igienisti è il digiuno (periodico o giornaliero intermittente) e altri metodi naturali per depurare il corpo.
  • Veganismo: si concentra soprattutto sulla sostenibilità e sull’etica, incoraggiando il consumo di cibi che non sfruttano animali, mentre le pratiche salutari, non sono una condizione necessaria per dirsi vegani.
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I 5 ERRORI PIÙ COMUNI DELL’APPROCCIO VEGAN

Da qui si evincono alcuni degli “errori” tipici dell’alimentazione Vegan “cittadina”:

1. ABBONDARE CON CIBI CONFEZIONATI ED INGREDIENTI DI DUBBIA QUALITÀ 

Quando si sceglie un’alimentazione vegana, c’è il rischio di fare affidamento eccessivo su cibi confezionati, come preparati vegetali tipo burger, polpette, affettati, tofu, seitan e tempeh. Sebbene questi alimenti possano essere buone fonti di proteine vegetali, spesso contengono coloranti, conservanti, sale, grassi aggiunti e ingredienti di dubbia qualità. Invece di promuovere un’alimentazione sana, questi prodotti possono contribuire a un eccesso di grassi saturi e additivi chimici, che influiscono negativamente sulla salute.

 

2. ECCESSO DI GRASSI E FRUTTA SECCA

Un altro aspetto critico dell’alimentazione vegana è l’eccesso di grassi derivanti da frutta secca e burri vegetali: indubbiamente sono fonti di nutrienti, ma consumati in eccesso possono portare a un apporto calorico eccessivo, ad acidosi interna e a squilibri nutrizionali. È importante moderare le porzioni di questi alimenti e bilanciarli con altre fonti di nutrimento.

Fate caso ad esempio, se mangiate in un ristorante vegano, così come in locali con menù onnivoro, quanto molto spesso tutti i cibi siano molto conditi e saporiti: in quel caso, al di là di rendere palatabili e gradevoli quegli alimenti anche ad una clientela non vegana, stiamo inserendo nel nostro corpo una grande quantità di elementi nutrizionali non sani. Ad esempio, guardate questo menù vegano che ho provato in un ristorante: sicuramente delizioso da gustare una volta ogni tanto, ma molto carico di condimenti e sale.

 

3. ECCESSO PROTEICO: LEGUMI E DERIVATI 

Il tofu e i legumi sono eccellenti fonti di proteine vegetali, ma è essenziale considerare anche gli anti-nutrienti presenti in questi alimenti. I legumi, ad esempio, possono contenere lectine e fitati, che interferiscono con l’assorbimento di minerali come il ferro e lo zinco. Un’alimentazione basata esclusivamente su queste fonti può portare a carenze nutrizionali se non bilanciata con altri alimenti sani e vitali.

 

4. ECCESSO DI CEREALI E PRODOTTI FARINACEI

Molti vegani tendono a includere una quantità eccessiva di cereali, sia raffinati che integrali, come pane bianco e pasta che sono privi di nutrienti essenziali e possono contribuire a picchi glicemici. Per rendere la nutrizione davvero efficace nel potenziare lo stato di salute è cruciale trovare un equilibrio, non dimenticando mai l’importanza di varietà e qualità.

 

5. INSUFFICIENTE CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA CRUDE

Un errore comune nella transizione verso un’alimentazione vegana è trascurare l’assunzione di frutta e verdura crude, allo stato integro; come sappiamo, sono questi gli alimenti fondamentali per un’alimentazione sana che forniscono al corpo vitamine, minerali e antiossidanti essenziali. Una dieta vegana priva di un’adeguata quantità di questi cibi può risultare sbilanciata e carente di nutrienti.

Senza contare che, non mangiandone abbastanza, l’organismo tenderà a richiedere alimenti più concentrati e quindi ad abbondare in frutta secca, prodotti confezionati o alimenti raffinati che, seppur vegani, non sono sinonimo di salute.

 

Ricapitoliamo: passare a un’alimentazione vegana può essere un passo positivo, ma è fondamentale farlo con consapevolezza. Per raggiungere il benessere, è essenziale non solo eliminare i prodotti animali, ma anche prestare attenzione alla qualità degli alimenti vegan che si scelgono.

Ecco perchè l’Igiene Naturale, a mio avviso è un approccio più completo: mangiare in modo igienista non significa solo optare per alimenti freschi, minimamente lavorati e bilanciare le varie fonti nutrizionali, ma anche impegnarsi a 360° nel proprio percorso di benessere, attraverso pratiche di vita sana.

Solo così si potrà godere di tutti i benefici di una dieta vegetale senza compromettere la salute.

Che ne pensate? Vi ritrovate in questa riflessione sull’importanza di un approccio più ampio al benessere?

Avete sperimentato anche voi difficoltà nel passaggio all’alimentazione vegana? Raccontatemi le vostre esperienze, vi leggo con piacere: il percorso verso una salute autentica è sempre più ricco quando lo esploriamo insieme.

 

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