In questo articolo parliamo di combinazioni alimentari, ed in particolare di come combinare l’avocado per digerirlo al meglio (e digerire al meglio anche gli altri ingredienti).
Molti studenti e ricercatori di una vita salutare sono confusi a riguardo della combinazione dell’avocado. Con quali alimenti associare l’avocado? Come servirlo al meglio? Vediamolo in questo articolo.
L’avocado è un frutto
L’avocado viene spesso paragonato alla frutta secca e ai semi, in quanto contiene come essi una grande quantità di grassi e di proteine. Però non è un seme, bensì l’avocado è un frutto. Non contiene zuccheri ed è caratterizzato dall’alto contenuto di grassi e dal valore delle sue proteine.
Per questo motivo viene categorizzato nelle tabelle delle combinazioni alimentari fra i grassi e/o le proteine.
La differenza fra l’avocado e la frutta secca
La principale differenza tra l’avocado e la frutta secca, come le noci o le mandorle, è il suo contenuto di acqua. Un avocado è composto dal 75% di acqua, mentre la frutta secca ne contiene appena il 3-5%. Inoltre, tutta la frutta secca, eccetto la mandorla, è acida nella reazione metabolica, mentre l’avocado è alcalino. La dieta umana dovrebbe basarsi su alimenti alcalini, circa il 70/80%.
La composizione nutritiva dell’avocado
L’avocado è composto dal 19% carboidrati, 77% grassi e 4% proteine.
Il 77% dei carboidrati sono fibre (inutilizzabili dall’organismo umano, ma allo stesso importanti per la sua funzione).
La maggior parte della calorie deriva dai grassi, i quali sono però per lo più monoinsaturi e considerati, come già molti sanno, “buoni”.
Sebbene non contenga un’altissima quantità di proteine, quelle che esistono sono ad altissimo valore biologico. L’avocado contiene tutti gli amminoacidi essenziali.
Infine, l’avocado contiene una vasta gamma di vitamine (fra cui A, C, E, K, B1, B2, B3, B6, acido folico, acido pantotenico, colina) e minerali (fra cui calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame, manganese…).
L’avocado è un frutto molto nutritivo e non è un caso che in alcuni paesi sia alimento di base: ad esempio viene usato al posto della carne in molti piatti della tradizione dei paesi tropicali.
Ma veniamo al punto dell’articolo: come associare al meglio l’avocado? Quali combinazioni evitare? Puoi fare degli esempi?
La combinazione ideale dell’avocado
La combinazione ideale di frutta secca e semi è con lattuga, pomodori, cetrioli e altra verdura senza il contenuto di amidi. Lo stesso vale per l’avocado: la sua combinazione ideale è con lattuga, sedano, e altri fruttortaggi senza il contenuto di zuccheri come il peperone, i cetrioli e il pomodoro.
Combinazioni ideali dell’avocado:
– In un’insalata con verdure a foglia verde (ad es. con lattuga)
– Con verdure senza amidi (ad es. con sedano, broccoli, finocchi)
– Con fruttortaggi senza il contenuto di zuccheri (es: Avocado e pomodoro / Avocado e cetriolo)
Ad esempio si può aggiungere alle insalate a fettine o a cubetti. Si può frullare con altra verdura e/o del succo di limone per farne una salsa. Ancora provatelo con dell’erba cipollina o del basilico. Fantastico!
Combinazione alimentare non ideale ma accettabile dell’avocado
Una combinazione “accettabile” significa che è OK per chi ha succhi gastrici forti e non riscontra problemi digestivi.
Secondo l’esperienza igienista l’uso di avocado con frutta acida o semi dolce è considerata una combinazione sufficiente. Ed è stato riconosciuto che l’aggiunta di verdure, in particolar modo lattuga e sedano, ad un pasto di avocado e frutta ne migliora la digestione e la combinazione diventa accettabile.
Combinazioni considerate accettabili:
– Avocado con agrumi (ad es. con limoni; arance; pompelmo)
– Avocado con frutta acida (ad es. ananas; fragole)
– Avocado e frutta semi-dolce (ad es. con mele)
– Avocado e amidi – solo se in concomitanza con lattuga/sedano (ad es. con banane – tacos crudisti; carote, barbabietole – insalata mista con carote, barbabietole; con patate – ad esempio come salsa/condimento)
Combinazioni da evitare
Come per il resto della frutta secca, meglio evitare la combinazione proteina con proteina. Quindi se decidi di usare l’avocado come grasso/proteina, evita l’aggiunta di altra frutta secca, semi, legumi ecc.
– No con noci, mandorle, noci pecan, del Brasile, semi di girasole, di sesamo, germogli di legumi…
– No con frutta dolce, a meno che non ci sia anche la presenza di lattuga o sedano
– Di regola no con amidi
C’è comunque da ricordare che l’avocado non è un frutto “denso” e che sebbene contenga delle proteine importanti, non ne contiene in grandi quantità. Quindi una sua combinazione con altra frutta secca o grasso può essere considerata più accettabile, rispetto alla combinazione tra cibi proteici/grassi densi come frutta secca e frutta secca.
Eccezioni
Le combinazioni alimentari sono una guida. Non sono da leggersi in bianco e nero, anche se agli inizi è bene tracciare delle linee salde. Molto dipende dalla persona, dai succhi gastrici e gli enzimi che produce, dall’attività fisica che esercita, dalla vitalità del suo corpo. Se il corpo è sano e vitale e la persona digerisce bene, può cimentarsi in combinazioni più “avventurose”. Mentre per altri è meglio sostare su combinazioni semplici per ottenere risultati digestivi ottimali.
Ad esempio per alcuni è ok preparare dei tacos crudisti con banane e altra frutta semi dolce con avocado, serviti in foglie di lattuga. Altri invece faranno difficoltà a digerire l’avocado in un’insalata con carote o barbabietole. Rimane un tema soggettivo 🙂
Una ricetta dalla combinazione ideale con l’avocado che piacerà a tutti
Ecco un modo per godere di questo fantastico frutto, rispettando le combinazioni alimentari dell’avocado. Questa ricetta non vi farà rimpiangere la versione originale della tradizione italiana, credetemi!
Caprese vegana e crudista
Ingredienti
2 Pomodori
1 Avocado piccolo
4-5 Pomodori secchi
Basilico q.b.
Origano q.b.
Preparazione – Tagliuzzare i pomodori secchi e lasciarli per un po’ in ammollo in poca acqua. Tagliare i pomodori e l’avocado a fettine sottili sottili e alternarli fra di loro. Spargere delle foglie di basilico tagliuzzate, i pomodori secchi e finire con dell’origano.
Un’altra mia ricetta famosa che ha fatto impazzire in molti e che contiene avocado è l’Insalata Guacamole.
L’avocado come “jolly”
Abbiamo visto che per quanto riguarda le combinazioni alimentari l’avocado è molto più flessibile in paragone a frutta secca e semi, essendo composto principalmente da acqua. Possiamo considerarlo un “jolly”. Si presta sia per preparazioni salate, che dolci e in generale è molto più facile da digerire che la frutta secca, la quale invece deve essere accuratamente masticata per poter essere digerita e assimilata.
L’avocado è delizioso, ha una consistenza “burrosa”, e un gusto che sa di noci e semi. Esalta il gusto di ciò con cui lo si abbina e apporta una vasta varietà di valori nutritivi.
Per chi non è già un fan dell’avocado: non resta che provarlo 🙂
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ma come capire quando è maturo un avocado? A volte se lo si fa ammorbidire diventa marrone dentro la polpa…se è duro è indigeribile..allora cosa fare?
Grazie sei splendida!!!!
Ciao Carmela! Buona domanda 😀
Sì, se è duro la polpa è dura, plasticosa e assolutamente non commestibile. Bisogna lasciarlo maturare….
E’ maturo non appena inizia a “cedere” al tatto. Se non lo consumi subito allora mettilo in frigo, dura abbastanza così da chiuso.
Poi, quando lo apri, se ne mangi solo una metà non togliere il nocciolo e conserva sempre in frigo.
Infine, le parti marroni sono rancide e non vanno consumate. Però se è un po’ marrone non è tutto da buttare! Basta che togli le parti marroncine e il resto verde è ok!
Ah, e per farlo maturare più velocemente metti gli avocado vicino alle mele e alle banane 😉
Un abbraccio!
Serena
” l’avocado: la sua combinazione ideale è con lattuga, sedano, e altri fruttortaggi senza il 1.94)contenuto di zuccheri come il peperone, i cetrioli e il pomodoro..” ho copiato e incollato una frase del tuo interessante blog e serena e mi trovi contrariato in quanto i peperoni es. ( rossi) contengono carboidrati complessi 6.5 x 100g di cui zuccher semplici i 4.2 ( fruttosio 2.96 e flucosio+-)??? ma anche il poodoro x 100 grammi 2.63 glucosio +- 1.25 , fruttosio 1.37+- te scrivi sempre che è un frutto acido privo di zuccheri??
Ciao Sandro! Non saprei, forse stai scambiando la fibra per gli amidi? Sono entrambi “carboidrati complessi”, ma la fibra non centra nulla con il discorso.
Certamente tutti i vegetali contengono dei carboidrati, non potrebbe essere altrimenti, sono piante. E magari contengono anche qualche zucchero semplice (non ai livelli della frutta). Ma il peperone e il pomodoro non contengono amidi…
Un caldo saluto!
http://www.valori-alimenti.com/nutrizionali/tabella11821.php
http://www.valori-alimenti.com/nutrizionali/tabella11529.php 🙂
Che bell’articolo interessante, me lo sono proprio “gustato”.
Ma è “accettabile” abbinare l’avocado con un carboidrato, ad esempio pane o riso?
Grazie,
Isotta
Ciao Isotta! Grazie mille 🙂
Diciamo che sì, è “accettabile”, anche se magari non ideale. Io lo trovo molto più digeribile dell’olio, ad esempio, quando faccio il riso e ci metto delle verdure (e avocado).
Poi dipende anche dall’abilità digestiva della persona. Se un individuo sa di non avere una digestione “forte”, allora è meglio che preferisca abbinamenti più semplici…
Un caloroso saluto!
Serena
Ciao Serena,
dicono che non si rischia niente a mangiare un avocado che sia diventato nero. In effetti l’altra sera nella cena ne ho aggiunti ben 6 (pazzia) ma erano neri o tendenti al nero. Lasciamo perdere la mia follia perché a volte sono drogata di avocado, ma li ho utilizzati comunque perché il sapore non era male ed evidentemente erano stati mal conservati (forse in cella) oppure in estate è difficile trovarne di buoni. Erano ovviamente intatti, ma dentro neri, senza muffa, senza nulla di strano.
Ciao Anis! Grazie mille per aver commentato 🙂
A parte la tua, come la chiami tu, “pazzia” (XD), quando un avocado diventa nero vuol dire che è iniziato un processo di ossidazione e che quindi l’avocado sta andando a male. Io butto sempre via la parte nera, ma posso anche capire che con il fior di quattrini che pagate in Europa, se il frutto è ancora mangiabile…. se magna.
Io sono sempre propensa al mangiare il più possibile fresco e maturo perché voglio dare al mio corpo i nutrienti migliori.
Comunque alla fin fine il nostro senso del gusto sarà la prova del 9 e se l’avocado è andato a male, le nostre papille ce lo diranno, perché saprebbe da rancido e quindi disgustoso.
Terminerei con un bel… lunga vita agli avocado!!! 😀 😀 😀
Buone pappe,
Serena
Ciao Serena!
Grazie infinite anche per questo articolo molto utile. Siccome parlavi anche di frutta secca, volevo chiederti una curiosità, quanto tempo ci va in media a digerirla (se mangiata da sola o ben combinata con verdura a foglia verde)?
Dipende anche dalla quantità ingerita, ma di norma circa 3-4 ore 😉
Non sono mai riuscito a digerirlo bene, anche se lo mangio da solo, appena ne mangio un po’ già mi sento sazio e ci vogliono tipo 5 ore almeno prima che lasci lo stomaco, secondo me non è un frutto adatto a noi, essendo che non ha zuccheri