Un digiuno secco (dry-fasting) è un’assoluta astinenza dal cibo solido, liquido e anche dall’acqua. Semplicemente né si mangia, né si beve.
Tipi di digiuno secco
Ci sono due tipi di digiuno secco: “hard” e “soft”, ossia più duro o più leggero. Nel digiuno secco “hard” non si entra in contatto con l’acqua in alcuna maniera. Questo vuol dire niente docce (sì, avete letto bene!), niente lavata di mani o di denti. In un digiuno secco “soft”, invece, non si beve acqua, ma ci si può entrare in contatto.
Secondo Anna Yakuba e altri esponenti del digiuno a secco, il digiuno a secco più tosto sarebbe più facile da portare a termine e più efficace.
I russi ci precedono
Sebbene il digiuno secco non sia molto conosciuto nel mondo occidentale, è una pratica diffusa in Russia. Il massimo espositore del digiuno secco è Sergei Ivanovich Filonov, un dottore con 20 anni di esperienza nel campo del digiuno secco nel suo centro in Russia, Sinegorye.
Ci sono poche letture in rete che parlano di digiuno secco. Il Dr. Filonov ha scritto un libro di 337 pagine a riguardo: “Dry Medical Fasting: Myths and Reality”, del quale però non vi è traduzione professionale, nemmeno in inglese (si può trovare una versione malamente tradotta qui).
Non essendoci molto materiale scientifico ed esperienziale a riguardo bisogna fare extra attenzione quando si decide di intraprendere un digiuno di questo genere.
Cosa succede durante un digiuno secco
Quello che succede durante un digiuno secco è davvero interessante. Le tossine, invece di passare attraverso i canali ordinari di eliminazione (colon, reni, fegato, pelle ecc.) trasportate dai fluidi corporei, vengono incenerite nelle cellule stesse. Le cellule diventano come delle fornaci. Esse bruciano le tossine e recuperano, quando possibile, ciò che può essere riutilizzato dal corpo. Questa è una grande differenza fra il digiuno ad acqua e il digiuno secco.
Da dove ottiene il corpo l’acqua necessaria per il suo mantenimento? L’acqua origina dalle cellule stesse, in particolare dalle cellule grasse. Il Dr. Filonov sostiene che creiamo 1- 1.2 litri di acqua metabolica al giorno, della quale si dice essere la più pura di tutte perché già distillata dal corpo. Essendo questa acqua di alta qualità, il corpo avrà bisogno di meno acqua in generale per il suo funzionamento.
Si dice che un digiuno secco equivalga a 3 giorni di digiuno ad acqua, anche se questo dato è difficilmente quantificabile ed è supportato più da esperienze, che da fatti.
La pelle è un organo di eliminazione secondario e può essere utilizzato dal corpo per espellere le tossine accumulate, tra le tante altre funzioni. Durante il digiuno secco, questo organo lavora quasi al contrario: i pori si aprono sviluppando una capacità maggiore di assorbimento di acqua atmosferica.
Il digiuno secco rallenta la divisione cellulare, garantendo più energia per la riparazione e il mantenimento del corpo.
La somma di questi processi, di riciclo dell’acqua e degli elementi nutritivi utili, disintegrazione di cellule e tessuti danneggiati, rallentamento della divisione cellulare fanno sì che un rinvigorimento del sistema e un ringiovanimento generale avvenga nel corpo e si percepisca fisicamente. Spesso si parla di un digiuno a secco come una rinascita.
Durante il digiuno si vanno a distruggere parte vecchie del corpo, tessuti deboli e danneggiati, grazie ad un processo chiamato autolisi. Quando si riprende l’alimentazione, facendo attenzione a ciò che si consuma, si ha modo di costruire tessuti sani e forti per un corpo vitale e pulito.
Autolisi: un processo strabiliante di riciclaggio
Durante un digiuno viene innescato un processo fisiologico chiamato “autolisi”. Una evidente caratteristica nella riutilizzazione delle riserve.
Il Dr. Yoshinori Ohsumi ha nominato recentemente questo processo “autofagia” ed ha vinto il premio nobel in fisiologia e medicina per le sue scoperte sui suoi meccanismi. Un concetto però non nuovo agli igienisti, i quali ne parlano da almeno un centinaio di anni.
Autolisi è un meccanismo di autodistruzione che risiede dentro la cellula per mezzo di enzimi chiamati lisosomi. Un lisosoma è un organello che risiede all’interno della cellula e ne costituisce l’apparato digerente. Il suo è un ruolo davvero speciale: quello di rimuovere (digerire) cellule morte o danneggiate (da una lesione, caldo, freddo, chimici, traumi ecc.). Se il danno è lieve si degrada solo parte della cellula. Ciò che può essere scomposto e riutilizzato dall’organismo viene riciclato, il resto sarà espulso. Si passa quindi alla riparazione della cellula. Se il danno è grave, l’intera cellula verrà rimossa riutilizzando l’utilizzabile. Questo processo di disintegrazione è chiamato, appunto, autolisi.
Viene dato inizio a questo processo anche in caso di deprivazione nutritiva, come nel caso di un digiuno. E, per ordine d’importanza, le cellule dei tessuti vengono auto-lise (auto-distrutte, auto-digerite) per poter riciclare i componenti riutilizzabili dal corpo per la sua sopravvivenza.
Benefici che si ottengono grazie ad un digiuno secco
Il digiuno secco viene praticato in particolar modo in tema religioso e spirituale, ma può essere uno strumento di grande potenza anche a livello fisico.
Il digiuno secco – come qualsiasi altro tipo di digiuno o dieta depurativa – non si può considerare una “cura” per malesseri. Quando si digiuna si mettono in moto forze e proprietà del corpo umano di riabilitazione e guarigione. E’ il corpo, in definitiva, che fa il lavoro e guarisce. Semplicemente gli viene data la possibilità, il tempo e le energie per farlo.
Detto questo, ci sono diverse malattie che il Dr. Filonov ha visto guarire con efficacia con un digiuno secco, ad esempio:
– cisti uterine
– endometriosi
– infertilità
– infezioni parassitarie, batteriche e virali
– tumori benigni
– asma
– sciatica
– ulcere (stomaco, colon, intestino)
– aterosclerosi
– colon irritabile
– emorroidi
– infiammazioni
(Ma ci sono anche tante altre condizioni patologiche per le quali il digiuno secco è controindicato, come tumori maligni, ipotiroidismo e altre malattie al sistema endocrino (ormonale), cirrosi epatica, sottopeso…)
L’infiammazione in particolare beneficia da un digiuno secco
L’infiammazione è una comune azione di difesa dell’organismo (vedi anche l’articolo: Cosa non fare in caso d’infiammazione) come risultato di una lesione. E’ normale trovare batteri durante un’infiammazione perché si cibano di elementi metabolici e di scarto. I batteri vivono in un terreno umido, ma, quando si comincia a non bere, nel corpo inizia una battaglia all’ultima risorsa d’acqua. Le cellule più sane e forti vincono e ciò che rimane non è più un ambiente adatto ai batteri. E’ come prosciugare uno stagno. Le zanzare finiranno per essere devastate e, infine, morire. L’infiammazione non può sopravvivere senza acqua e la disidratazione che risulta da un digiuno secco è sterminante per questi organismi.
Non solo i microorganismi competono per l’acqua, ma anche le cellule stesse. Diventa una “battaglia del più forte”. Cellule danneggiate, malate e compromesse tendono a perdere contro le cellule sane, le quali si assicurano la poca acqua presente. Questo porta ad una diminuzione in massa e all’incenerimento e alla scomposizione delle cellule e dei tessuti meno utili (per mezzo del processo di autolisi, vedi sopra).
Il digiuno secco contro le radiazioni nucleari
E’ interessante sapere che il digiuno secco viene impiegato con successo in caso di radiazioni nucleari. Tonya Zavasta parla nel suo libro, Quantum Eating, di diversi dottori russi che sono riusciti a riabilitare pazienti sopravvissuti alla tragedia di Chernobyl e credono fermamente che il digiuno, sia a secco che ad acqua, sia l’unico modo per la ristorazione degli acidi nucleici, DNA e RNA. Anche le cellule danneggiate cominciano poi a dividersi normalmente.
Quanto lungo può essere un digiuno secco?
Anna Yakuba suggerisce di non oltrepassare i 3 giorni di digiuno secco autodidatti. E di cominciare con un periodo di 24 o 36 ore. Il Dr. Filonov fa digiunare i suoi pazienti a secco fino ad un tetto massimo di 14 giorni. E nel libro dei Guinness Book of Records è stata testimoniata la sopravvivenza di una persona senza mangiare o bere di 18 giorni.
Ci sono comunque diverse testimonianze su youtube di persone che hanno fatto delle esperienze con il digiuno secco e che hanno deciso di condividere le loro emozioni e sensazioni. Sono spesso arrivati ad un periodo di digiuno secco di 7, 9 o anche 12 giorni.
Personalmente ho portato a termine un digiuno secco assieme al mio ragazzo di 3 giorni e mezzo ed è stata un’esperienza molto piacevole, anche più di un digiuno ad acqua.
Come interrompere il digiuno secco
Come per il digiuno ad acqua, il modo di terminare il digiuno secco è importantissimo. Bisogna fare attenzione a come si riprende a bere e a mangiare. Il Dr. Filonov suggerisce di bere 2 litri di acqua pura in 2 ore, pianissimo, tenendo ogni sorso in bocca il più a lungo possibile. E continuare per le prossime 12 ore a sorsi piccolissimi e a brevi intervalli.
Per quanto riguarda la rialimentazione, Anna Yakuba suggerisce di spezzare un digiuno secco con un succo di: 2 arance, 1 limone, ½ pompelmo. Di sera consiglia un’insalata cruda. Non vengono consigliati digiuni autodidatti di più di 3-5 giorni (e purtroppo non ci sono istituti in Italia che offrono la possibilità di questo tipo di depurazione) e quindi la rialimentazione qui suggerita è relativa all’interruzione di un digiuno a secco breve.
Dove intraprendere un digiuno secco
Il digiuno secco è stato intrapreso più che altro in Russia, Anna Yakuba gestisce il suo centro in Ukraina. Quindi non credo ci siano problemi ad utilizzare questo strumento anche quando fa freddo. Anzi, se ci ricordiamo che le cellule diventano delle camere inceneritrici, un sottile ma costante tepore sarà presente all’interno del corpo. Così almeno è stata la nostra esperienza.
Ad ogni modo viene suggerito di fare questo tipo di digiuno in montagna (io aggiungerei anche in campagna), dove l’aria è pura e fresca e non c’è smog. Ricordiamoci che la pelle diventa più permeabile e quindi tenderà ad assorbire l’aria e l’acqua atmosferica. Sarebbe un peccato riempirsi di monossido di carbonio e altri veleni proprio quando si cerca di ripulirsi. Viene consigliato anche di dormire fuori all’aria aperta, ancor meglio vicino ad un fiume.
Il digiuno secco può portare importanti cambiamenti. Siano questi fisici, ma anche sblocchi emozionali e profonda riconnessione con il sé e il creato. Sono certa sarà una forma sempre più diffusa anche nel mondo occidentale, perché molto potente ed efficace.
La mia esperienza con il digiuno secco mi ha particolarmente sorpresa per la sua leggerezza e semplicità. E’ stata così piacevole e serena che sia io che il mio compagno opteremo di nuovo per questo tipo di digiuno quando ne sentiremo la necessità.
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Cara Serena articolo bellissimo e pieno zeppo di informazioni utilissime,per me che sto facendo il digiuno ma ad acqua..il prossimo son sicura che sarà a secco. Grazie a presto …. adesso lo rileggo e lo rileggo ancora! 🙂
Carissima Margherita, che piacere leggerti! Sono felice troverai queste informazioni utili e sono sicura tante altre persone le troveranno interessanti e preziose a lungo andare.
E’ uno strumento molto interessante che secondo me vale la pena esplorare. Attendo tue news!
Un caldo saluto,
Serena
Ciao Serena!
Dunque, alcune cose da dire (ho)
1. Per quanto riguarda il Dottor Sergei Ivanovich Filonov: conoscendo il russo, avevo pensato di provare a tradurre in italiano. Certo, sarebbe una roba abnormemente lunga, per me, che il russo lo parlo bene, ma a leggerlo…lunga storia! Leggo più in fretta l’inglese (è esercizio). E poi è bastata una piccola ricerca per vedere che il libro integrato, in russo, è presente sul web, e c’è pure la versione inglese tradotta da un utente che si fa chiamare hghbuzz, ecco il sito: http://www.curezone.org/forums/fm.asp?i=1819401
2. Veramente tanta roba il digiuno secco! Da come leggo, che è più potente del digiuno ad acqua, penso che ormai non c’è ragione per me per continuare a bere l’acqua (piena di sodio, e si sente parecchio proprio…si vede anche! Mia madre usa congelarla in frizer, e quando torna in forma liquida, nel fondo “nuovano” questi cristalli, pure non tanto piccoli…che brutta cosa. Acqua dal rubinetto). L’autolisi che fa sì che le cellule si brucino, usando come energie tutto ciò che trova; questo sì che è efficienza! Quindi teoricamente un digiuno ad acqua, fa sì che le sostanze tossiche vengano eliminate da feci, capelli, pelle (pori)…e il passaggio delle tossine attraverso le vie dove viaggiano, vengono in parte danneggiate, o magari ripulite? Come tempistiche…la scelta di bruciare dovrebbe implementare meno energie del portarle fuori, da quel che ho capito…però, teoricamente, il corpo predilige la scelta dell’espellerle usando l’acqua, quando è presente…quindi il corpo sceglie quest’ultima opzione come migliore da qualche punto di vista. Quindi, secondo questa logica, è “meglio” espellere le tossine con un digiuno ad acqua. Che ne pensi?
3. Ti chiedo com’è fare attività fisica più o meno vigorosa, quindi ad esempio con pesi medio-pesanti e con sprint: senza bere mi sentivo la bocca secca (durante le pause si ri-lubrifica), ma continuavo quasi normalmente (forse la durata degli sprint, resistenza, si riduceva). E non sudo…secondo te non sudo (molto) perché non mi impegno molto, o per altri motivi? Di solito quando facevo altri sport, non è che sudassi poi così tanto eh…forse ho diminuito il periodo di attività/movimento prolungato. Può essere principalmente questo il motivo?
4. Cosa intendi quandi parli di tumori benigni e maligni, nel senso qual’è la differenza?
5. Non ho capito quando dici che “La somma di questi processi, di riciclo dell’acqua e degli elementi nutritivi utili, disintegrazione di cellule e tessuti danneggiati, un rallentamento della divisione cellulare fanno sì che un rinvigorimento del sistema e un ringiovanimento generale avvenga nel corpo e si percepisca fisicamente”…la parte del rallentamento della divisione cellulare: se questa avviene, come fa ad esserci il rinvigorimento del sistema, e un rigiuvanimento? Nel senso…il numero di volte che una cellula può riprodursi, teoricamente non ha nessun limite…però, dal punto di vista oggettivo/pratico, ciò accade con l’invecchiamento, diciamo dai 20-25 anni in poi…se noi abbassiamo la velocità di riproduzione cellulare, e al contempo ammettiamo che c’è un numero limite di riproduzione cellulare, vivremmo di più. Oppure, se la riproduzione cellulare mantiene il corpo il più possibile in salute, l’abbassamento della velocità di riproduzione, potrebbe essere inteso come una ridotta necessità di eliminare tossine, e quindi riduzione velocità riproduzione cellulare = stato fisico migliore. Però non è provato che ci sia un numero massimo di riproduzione cellulare (come il numero di Ovuli nelle Ovaie); quindi l’invecchiamento a cosa è dovuto? In teoria non si potrebbe vivere per sempre? Ma se noi riacquisissimo gli enzimi necessari a digerire il latte materno, e lo berremmo da adulti, potremmo allungare la vita o ringiovanire? Eh, queste domande…
6. Beh basta 😀 pensavo alla dilatazione dei pori della pelle che iniziano ad assorbire aria ed acqua dall’atmosfera; mi vien da collegare il fenomeno all’effetto aureola, quando si usa l’azoto presente nell’ambiente al posto delle proteine. Che dici, ci può essere un collegamento?
Grazie degli articoli e impegno e tutto quanto per diffondere informazioni, a presto
HV
Ciao Vlad!
1. Grazie mille per il pensiero di tradurre il libro, purtroppo sì, sarebbe un bel lavoraccio 🙂
2. Le tossine irritano il corpo, dovunque viaggiano. Per questo il corpo utilizza acqua e grasso per tenerle in soluzione… in modo da non fare troppi danni. Se sono troppe, a lungo andare può anche metterle in “quarantena” dentro dei tessuti. gli igienisti ritengono che queste tossine in quarantena formino i tumori.
Il corpo cerca sempre il modo migliore, più efficace e sicuro di eliminare le tossine, quindi è corretto dire che se c’è acqua e il corpo sceglie di espellere le tossine attraverso i canali principali di eliminazione è perché in questo modo gli risulta più semplice. Comunque anche durante il digiuno a secco si fa pipì (e quindi si espellono le tossine anche attraverso l’urina e quindi i reni). Io l’ho fatta tutti i giorni. E’ sorprendente quanta acqua il corpo possa generare anche se privato di acqua o alimenti che contengono liquidi.
Credo che i due tipi di digiuno siano semplicemente differenti. E’ come dire: allora forse è meglio fare un periodo di succhi piuttosto che un digiuno. Dipende. Il digiuno sarà sempre più efficace di un periodo a succhi o a monofrutto. Però dipende da chi lo fa. Se una persona è molto intossicata e non ha mai fatto un periodo di disintossicazione e pulizia interna, magari è meglio se ci va più piano e comincia con un periodo a crudo o a succhi, piuttosto che immediatamente con un digiuno. Io avevo voglia di fare questa esperienza e sono rimasta particolarmente sorpresa del risultato e di come mi sono sentita.
3. Durante un digiuno non si fa attività fisica. Se proprio ci si sente basta una camminata all’aria aperta. Ma è meglio tenere le energie per la guarigione interna, piuttosto che disperderla in esercizio.
Usi deodoranti? Se li usi da tanto potrebbero essere la causa della non sudorazione. I deodoranti e le creme sono così tossici che il corpo non fa aprire i pori. Se ne fai uso, prova a smettere e vedrai che in qualche mese massimo dovresti sudare normalmente.
Altrimenti potrebbe anche essere genetica e la predisposizione della tua pelle. Ci sono persone che sudano appena fanno una corsetta, altri devono “darci dentro” prima di vedere una gocciolina.
4. I tumori benigni sono tumori delimitati all’organo di origine. I tumori maligni si espandono agli altri organi. Ad ogni modo ci sono diversi tipi di tumore, è un tema complesso.
5. E’ un argomento interessante questo! In teoria la riproduzione cellulare potrebbe essere “infinita”. Però per come viviamo, la nostra condizione fisica, mentale ed emozionale sembrerebbero dirci il contrario e sembrerebbe che la cellula abbia solo un tot. di vita e di possibilità di duplicazione. Quindi rallentare questo processo mantiene il corpo giovane di conseguenza. Inoltre, se durante questo digiuno si riutilizza eccellentemente l’acqua metabolica, la quale e la più pura in assoluto, per le cellule è manna dal cielo. Il ringiovanimento poi avviene anche grazie al fatto di eliminare tutto ciò che è danneggiato, tessuti malati ecc… ti immagini quando si fanno le pulizie a fondo di casa? Non si sta molto meglio poi?
6. Qui non saprei che risponderti perché non ho mai sentito parlare di questo fenomeno 🙂
Ti mando un caloroso saluto e ti auguro buona giornata!
Serena
Che bello che mi hai risposto così ampiamente 😀
1. Un accenno alla quarantena delle tossine nei tessuti –> tumori. Ok con questa teoria, quando ad esempio il corpo non cerca neppure più di pulirsi tramite le malattie, e lo sporco si accumula…e poi magari si diffonde in altre parti attraverso la circolazione sanguigna (metastasi)…ma come fa ad essere benigno un accumulo di tossine in una parte di tessuto/corpo, anche se non si diffonde? E’ benigno proprio perché sta in quarantena? Mi viene da pensare a come si tenevano separati i sani dai malati di lebbra o morti…e beh, questo ha un senso; se non si diffonde, muore solo quella parte di popolazione affetta e la civiltà sopravvive. E’ un po’ questa la storia della sua benignità?
2. PS: ho appena starnutito e mi è venuta in mente una domanda: solitamente quando devo starnutire lo faccio 2-3 volte di seguito (ovviamente è automatico, e la pausa tra uno starnuto e l’altro è di 2 secondi circa), e da quel che mi sembra di capire, il corpo vuole pulirsi e quindi dovrei starnutire “liberamente”. Ma io mi “trattengo”, hai presente? Per non fare uno starnuto rumoroso o doloroso (se lo facessi “libero” penso che mi farei molto male al setto nasale, con tutta quella velocità – 100 km orari mi pare addirittura). Dovrei invece, per una volta, provare a farlo liberamente perché è quello che vuole il mio organismo? Oppure questo sa già che io mi tratterrò e si è settato adeguatamente per farmi fare quella potenza (visto che sa già che mi tratterrò)? Che ne pensi?
3. Per quanto riguarda la riserva d’acqua del corpo, l’altro giorno ho letto a proposito dell’aria: ne adoperiamo circa 5 litri ad ogni inspirazione-espirazione. E di questi 5 litri, 1,5 rimangono sempre dentro il nostro corpo. Quindi se manca l’aria, possiamo prendere da lì l’ossigeno. Ma comunque, ammettendo che nell’organismo ci sono le riserve per le situazioni estreme/d’emergenza, una cosa non mi spiego: la mia (pare) dipendenza da olio e sale. E’ allucinante…sono andato riducendo in biscotti, cereali, nutella (!), caramelle, altri dolcini con cioccolata (a proposito, ho scoperto perché i chicchi di cioccolato diventano scuri/marroni: è per via dei giorni in cui essiccano; mi ricordo che in un articolo dicevi che non capivi come i chicchi bianchi potessero diventare così scuri xD)…ma questo olio, e questo sale, e questi farinacei…proprio no. Ad esempio la droga di fette di pane o creckers con dell’olio sopra e del sale…oddio, se ne mangio un pochissimo, poi non smetto più. Nel pensiero sta sempre il “non dovrei, non devo più mangiare” mentre preparo quel mix di “poca sanità”. E boh, sarà un effetto psicologico, perché non credo sia solo il fatto di “piacere” del sapore forte (come anche per l’aglio…heh) prima, e di quello masochistico poi nell’avere dolori (la gravità varia dal nullo al fortino) a lingua e labbra. Il brutto è che alcune cose, dopo averle consumate, mi rendo conto che “non è che sono poi così buone” o altre che proprio fanno schifo dopo averle mangiate (tante, solitamente ne mangio o tante o niente, grosso problema questo). E quindi sono sicuro che non le rimangerò, perché fanno così schifo poi…e il giorno dopo ecco il desiderio del sapore da sentire in bocca. Ma dai! Che storia è questa? Ed è il solo aspetto pro a mangiare quell’alimento; tutti gli altri sono contro: ci sono l’acidità, l’accumulo di tossine, il sentirsi peggio per aver mangiato cose che rovinano il corpo, poi anche il prezzo. Solamente un maledetto motivo pro al consumo, e mi frega! E poi oggi ho scoperto, non mangiando mai popcorn, come questi li mangiamo solamente per sentire il sale. Infatti senza non sono tanto buoni, ma appena ci ho messo il sale non riuscivo a smettere. Come hai detto in un post, la nostra società non è carnivora, od onnivora, o frugivora…è condivora. I frugivori sono gli igienisti direi, e i crudisti. Ma gli altri? Umm, si mangia per appetito. Il cambiamento è comunque un processo lento e graduale, a passi.
4. Durante un digiuno niente attività fisica, ok, sembra logico il lasciare le energie allo stomaco. Mi ricordavo che continuavi a fare esercizi di calistenia, ma probabilmente questo era durante il tuo mese crudista (la vista ad HD…che brama)
5. Uso pochi deodoranti, non penso che sia per questo. E io che pensavo che sudavo poco perché avevo poche tossine da espellere ahaha o magari ho una regolazione di temperatura interna che è danneggiata? Sudo se sono al sole, e faccio attività fisica. Da piccolo sudavo tanto, perché mi muovevo tanto…e perché ero sempre imbottito (genitori). Non penso sia genetica, ma piuttosto un’abitudine, un settaggio per sudare in modo normale nonostante (penso) fossi più attivo della media. E ora che non mi muovo praticamente più, la relazione di sudare meno sia rimasta…poi non so. E’ come la mia teoria delle pancie grosse degli uomini: avengo tanto bisogno di energie nei primi diciamo 30 anni, o 40 di vita, perché gli uomini lavorano di più e trasportano pesi più pesanti…quando i loro movimenti fisici con l’età diminuiscono, non riescono al contempo a diminuire le mangiate. E quindi panzone. Poi boh, secondo te quali sono le ragioni più importanti per queste grandi pancie piene di muco (e cos’altro)?
6. Secondo il dottor biologo Bruce Lipton, ma anche l’italiano Fabio Marchesi, potremmo effettivamente vivere per sempre. Questo dipende dalle nostre credenze sopratutto, dal nostro atteggiamento mentale. Perché noi (come umanità) siamo convinti che bisogna vivere un certo numero di anni e poi morire, che esiste naturalmente l’invecchiamento (che sia una cosa normale e naturale). Quindi il punto è che ne siamo convinti noi! E, perciò, siamo noi che facciamo sì di far invecchiare le cellule e noi stessi. E’ chiaro che l’alimentazione, acqua, aria, attività fisica e condizione psichica (emotiva e stress) contino pur’esse. Ma, dicono questi due personaggi, l’impatto grosso l’hanno anche le nostre credenze e convinzioni. Quindi, secondo me, persone che vivono in un posto pulito (Nepal mi viene in mente subito, questo comprende acqua ed aria pure), che facciano qualche attività fisica giocosa e divertente, che siano crudisti e che magari facciano lavori che fanno avanzare l’umanità verso step successivi…e che non abbiano avuto l’istruzione della morte, che non siano stati convinti di dover un giorno morire, e che questa sia naturale e normale…beh, penso che difficilmente vivranno meno di 100 anni. Ma anche di 200. Cioè, questo esempio utopistico è veramente il top a mio parere, e non penso ci siano motivi per dar loro meno di 200 anni di vita. Tu che dici?
7. Curiosità: ma le scimmie non invecchiano mai? E il fatto di allungare gli anni lavorativi e posticipare la pensione…se lo prendessimo come esperimento, penso che quelle persone che non si sono demoralizzate da queste condizioni, vivranno più in salute più a lungo. Allontanando il periodo morto della pensione, avranno più “voglia di vivere”, e saranno convinti che dovranno morire più in là e vivere più a lungo. Questo almeno è solo una teoria. Non penso di aver esagerato coi punti <:D
HV
Mi sono dimenticato di finire ciò che stavo dicendo in merito all’olio e al sale. Quello che penso è che io ne ho bisogno…beh mi sembra ovvio. C’è da capire se è una cosa fisiologica, del corpo che richiede (prevalentemente l’olio, più che il sale) attraverso il desiderio pervenuto al palato; oppure se sia una questione prevalentemente psicologica di dipendenza. Perché solitamente le insalate sono più buone con dell’olio e del sale (nel passato mangiavo tutto molto condito, come le bistecche; e le insalate le mangiavo solo perché avevano il sapore salato). Quindi non saprei
L’altro giorno ho fatto un’insalata mettendo olio e sale a volontà, apposta, e non sono riuscito a finirla (finisco sempre tutto, altro problema). Poi sono stato bene (a livello mentale). Quindi non saprei se sia più fisiologico o psicologico, ma punterei sulla seconda. Ad ogni modo non ho ulteriori domande, volevo aggiungere questo perché mi sono reso conto di averlo tralasciato. A presto
HV
Buongiorno serena…
Ti volevo chiedere,se è possibile sapere, quando non fare questo tipo di digiuno,
Mentre il digiuno a sola acqua va bene per qualsiasi malattia…
Per questo?
Grazie mille di tutte queste informazioni fondamentali
Ciao Luca! Nell’articolo trovi una mini lista di malattie e casi per cui non intraprendere il digiuno secco.
Anche per il digiuno terapeutico ad acqua ci sono controindicazioni e no, non è adatto in tutti i casi. Come sempre bisogna fare attenzione… Presto girerò un video proprio su questo tema: “Le controindicazioni del digiuno”.
Grazie mille a te! Ti auguro una serena settimana!
Grazie mile serena!
Perfetto!
Ho notato che è sconsigliato per chi è sottopeso. Sapresti accennarmene il motivo? Leggendo invece l’arte e scienza del digiuno di shelton lui dice che il digiuno normale è anche indicato per chi è sotto peso (shelton consiglia dalle due alle tre settimane per questo soggetti). Un altro sostenitore del digiuno, il marsalese Salvatore paladino, consiglia a chi è sottopeso di aiutarsi con degli integratori e dei cucchiai di miele: tu cosa ne pensi di questo caso particolare corre le persone sottopeso (dovuti il sottopeso a mal assorbimento da disbiosi)?
Grazie Serena
Ciao Vincenzo! Chi è sottopeso deve fare più attenzione con il digiuno in generale. Però bisognerebbe anche vedere che cosa voglia dire sottopeso…. spesso si pensa di essere sottopeso quando magari si è normopeso.
Però sì, è molto più difficile per una persona che è magra intraprendere un digiuno, ovviamente, perché non ha le stesse riserve energetiche di una persona in sovrappeso.
Non credo sia necessario l’uso di integratori e miele, piuttosto consiglierei due cose alla persona che vuole fare un digiuno, ma è magra:
1) Mettere su dei buoni chili con dei grassi buoni come noci e avocado prima del digiuno.
2) Lasciare da parte il digiuno ad acqua e piuttosto cimentarsi in un semi digiuno a succhi (verdi), che è anche molto efficace e potente.
Ti auguro una bella giornata!
Serena
Grazie. Dopo la mia settimana di.digiuno quasi integrale ti.do.ragione: non la.rifarei. Io sono.realmente sottopeso. 50 kg per 168cm. Considerando che il mio peso forma fino ai 27 anni è stato 60 . Poi dopo la tesi di laurea in cui go perso 4 kg in tre mesi è stato un.progressivo perdere peso e energia. Adesso anche in ragione di cio che scrivi farei più una dieta liquida e depurativa.
Personalmente il.mmm miele non lo prenderei più mi ha scombussolato durante il.digiuno e lo dico a ragion veduta. Adesso aspetto un Po perché devo riprendermi a livello ormonale e di.pensieri. Sono un Po malconcio
Forza Vincenzo! Ti consiglio di riposare quanto più puoi e uscire dall’ambiente di stress… rilassarti, circondarti da ciò che ti fa stare bene.
Magari istituire anche una routine leggera di allenamento se non lo fai già.
In effetti è bassino il peso, prima di intraprendere un altro digiuno è meglio aspettare che ti riprenda. Sono sicura ce la farai! Abbi pazienza e fiducia <3
Ti saluto con affetto!
Serena
Anch’io un.caro saluto. E un grazie per la.tua presenza
Sto provando e riprovando cara Serena. Il movimento cerco di farlo sempre. Anche in ufficio. Seguo i.tuoi consigli
Ciao Vincenzo. ..
Ti vorrei rispondere anche io,in quanto magro, sono 4 volte che faccio il digiuno ad acqua,uno di 14 giorni,6,12,7.
Lavorando e facendo tutto quello che facevo prima,se vai sottopeso recuperari quando ricomincerai a mangiare,ovviamente fatto sotto osservazione da un dottore che a seguito 20.000 casi di digiuno.
(Giustissime le considerazioni di serena….
Grazie Luca
Grazie Luca. In effetti anche shelton consiglia il digiuno a chi ha problemi di mal assorbimento ed è sotto peso.
La tecnica è affine a alla consuetudine cerimoniale dei nativi centro\americani che oggi è nota come Vision Quest, Búsqueda de la Visión, durante la quale il praticante si ritira per almeno tre giorni, in luoghi selvaggi ma accessibili da un campo base di supporto, solo col fuoco, senza cibo e acqua, occasionalmente con del peyote. Questo ritiro è di solito preceduto e concluso con un temazcal\inipì: una capanna del sudore.
[…] forma che molti definiscono più “estrema” di digiuno è il digiuno a secco, ovvero dove si esclude anche l’acqua. A sua volta il digiuno a secco può essere “morbido”, […]
[…] qualche giorno dopo aver portato a termine un digiuno prolungato di 17 giorni, nel 2016. Un digiuno “a secco” e ad acqua. Nel video parlo delle cose più importanti da tenere a mente quando si termina un […]
Perdonatemi ma il discorso dell’acqua metabolica non posso condividerlo… il corpo non utilizza in alcun modo acqua distillata per bilanciare l’equilibrio elettrolitico. Il corpo necessità di ioni per funzionare correttamente! Solo l’acqua minerale può essere utilizzata ed è utile proprio per la presenza di ioni, un esempio tipico il calcio che è necessario per la contrazione del muscolo. Comunque il calore che si sente internamente al corpo durante il totale digiuno è dovuto all’assenza di cibo, poiche si attivano processi metabolici che vanno ad attingere al glicogeno, il glucosio muscolare, anche se questo processo non è completo fino a quando non si svolge attività fisica intensa, infatti il corpo fino a quando non vi è un abbassamento del metabolismo basale attinge ai grassi accumulati un po’ ovunque nel corpo. Grazie per l’articolo comunque molto interessante!
Ciao Fran01 🙂
Per quanto riguarda l’acqua metabolica, non saprei risponderti al 100%, questo è quello che hanno notato le persone e i dottori (le fonti sono di origine russa) che hanno intrapreso e coordinato questi tipi di digiuni.
Per quanto riguarda l’acqua minerale, non sono d’accordo. Dovremmo assumere l’acqua senza o a basso residuo minerale. E’ vero che abbiamo bisogno di ioni, ma ci sono minerali e minerali. C’è una grandissima differenza fra i minerali che si trovano disciolti in acqua (inorganici, inutilizzabili dal corpo) e quelli organici che ci sono, diciamo, in un pomodoro o un broccolo. Il corpo fa davvero poco e mal uso dei minerali inorganici e, anzi, deve concentrare molte energie per espellerli.
Chiaramente, il calore che si sente internamente non può derivare dalla combustione di glicogeno/glucosio, altrimenti si sentirebbe calore anche con un digiuno a sola acqua. Invece, è tutto il contrario. Basta fare un digiuno anche per qualche giorno per rendersene conto. Si fa un sacco fatica a rimanere caldi durante un digiuno (normale, ad acqua).
Grazie mille a te per aver commentato!
Ti auguro una piacevole settimana!
Ciao Serena, ti seguo con grande piacere e condivido pienamente quello che divulghi.
Relativamente al digiuno secco, ho trovato un sito http://www.siberika.it che vende il libro tradotto del dott. Sergej Filonov, 687 pagine ad € 47,00, e non solo, a marzo dovrebbe uscire una versione ridotta in formato “domande-risposte sul digiuno secco” di circa 150/200 pagine ad € 18,00.
Spero di essere stato utile. Un saluto e buon lavoro.
Grazie mille, Riccardo, sia per le informazioni che per i gentili complimenti! 🙂
Ti auguro una Serena giornata! 😀
Scusate, ma a nessuno capita di sentirsi “morire” dopo due giorni di digiuno? (ad acqua nel mio caso) dicono che sia dovuto al processo di purificazione che si innesca e che rilascia tossine nel sangue e ti fa sentire male…purtroppo quello che ho provato è così devastante che mi porta a interromperlo. A voi non succede? E se si, cosa fate? Avete qualche rimedio? Grazie
Ciao Sergio! Grazie per questo commento!
E’ normale provare dei sintomi di disintossicazione durante un digiuno (tachicardia, pressione bassa, mal di testa, affaticamento, insonnia…) e un digiunante dovrebbe essere a conoscenza di ciò che potrebbe accadergli durante un digiuno prima di iniziarlo (è molto importante informarsi attraverso libri, video, audio…). La cosa migliore da fare in questi casi è riposare e lasciare il proprio corpo fare i suoi processi naturali fisiologici.
Ora, se i sintomi che hai provato sono così forti da non essere sopportabili, è meglio preferire altre forme di depurazione, come un periodo a succhi, una dieta a monofrutto o crudista. Sono altrettanto eccellenti per la pulizia interna, ma non così “estreme” come il digiuno. Una volta che il sistema è più pulito, allora si puoi riprovare a fare un digiuno (breve) e vedrai che i sintomi ci saranno, ma non così devastanti. Anzi, saranno sopportabili ed entrerai come in una stato “meditativo” e a rallentatore. Che in questa società direi che ci vuole 😉
Quindi, prima di tutto c’è bisogno di informarsi e prepararsi bene prima di fare un digiuno e come secondo consiglio, migliorare il proprio stile di vita e la dieta prima del digiuno, così da non avere un carico tossico troppo elevato da eliminare e non arrivare a sentirsi come se si fosse in procinto di “morire” (che non è assolutamente necessario durante un digiuno).
Take it easy 🙂
Un caloroso saluto!
Grazie per avermi risposto! 🙂 sul digiuno ho letto un po’ di tutto e in merito ai miei sintomi ricordo che Ehret diceva che ci si può sentire “infelici”….ma quando ci provo, dopo due giorni sono completamente fiacco e senza energie! :/ comunque si, proverò con una dieta di preparazione. Vi farò sapere, grazie ancora.
Ho trovato molto molto interessante la pratica del digiuno secco, ho già sperimentato quello umido, però vorrei capire cosa si intende per acqua pura? ho letto che terminato il digiuno secco si devono bere due litri di acqua pura in due ore, ho cercato su internet come produrla, ma non ho trovato sistemi casalinghi…e siccome sabato mi scadono i tre gg di digiuno non voglio trovarmi impreparata…grazie mille!
Ciao Michela! Grazie mille a te per questo commento… Per acqua pura si intende un’acqua a basso contenuto minerale, possibilmente con pH neutro o quasi 🙂 Se la compri, quelle in bottiglia sono solitamente migliori.
Ti auguro di fare un’esperienza serena! <3
Concordo. la progressività e’ la migliore strategia , sia a livello biologico che psicologico . I per i lunghi digiuni mi rivolgo al dott . Salvatore Simeone, uno dei migliori digiunoterapeuti. Nel suo centro otteniamo assistenza medica anche coll’agopuntura, che oltre a togliere o ridurre i disturbi dell’intossicazione potenzia l’efficacia del digiuno . Beviamo 3 litri di acqua oligominerale, calda per non stressare ancorsa di piu’ l’organismo gia’ impegnato nella ” nobile guerra contro le tossine “. Buon week a tutti Sirio
Ciao Sirio! Grazie mille per questo commento e anche per il suggerimento del Dr. Simeone. Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, nè l’ho sentito nominare prima. E mi fa sempre piacere avere dei riferimenti di questo tipo in Italia.
Auguro un week-end favoloso anche a te!
Serena
oltre al dottor Simeone conosco un altro medico che lavora a Perugia, ma e’ friulano Massimo Melelli Roia , con cui ho avuto piacere di parlare una volta per telefono , invitato da Simeone , a una tv privata , mi pare tv 47 . Pensa che cura con il digiuno la sclerosi a placche, mica un raffreddore. Finora ha raggiunto 80 % di successi ,ma da serio professionista , si vuole impegnare a risolvere la percentuale residua e glielo auguro sinceramente .
Ci sono vari casi in cui non e’ bene o e’ proibito digiunare. In caso di lutto, separazione , divorzio , perdita lavoro . Il soggetto e’ gia stressato , per cui rischia di far fallire la cura . Poi soggetto fortemente debiliti, chi ha subito un trapianto e io aggiungo una protesi , per che’ c’e’ il rischio del rigetto, causato dal rinforzamento del sistema immunitario. In caso di tumori diffisi, diabetici e cardiopstici che non possono rinuncisare alle medicine . Comunque sara’ sempre l’esperto digiuno terapeuta che scegliera’ di volta in volta , l’approccio piu’ opportuno .
Leggi molto volentieri i tuoi articoli, sempre interessantissimi. Questo è il quarto digiuno a secco che faccio( 2 di 3 giorni e mezzo e 2 di 2 e mezzo) ogni volta si presentano i sintomi di cistite, è normale? Inoltre stavolta ho avuto una stanchezza tremenda avrei voluto stare solo a letto(non posso permettermi non lavorare e di accudire mia figlia), come mai solo stavolta? Avrei voluto continuare ancora qualche giorno fino a quando la lingua diventava bianca e mi ritornava l appetito ma non ce la faccio proprio.
Cara Grazia, eccomi! Scusa, mi avevi trovata proprio all’inizio della partenza per un tour e sono tornata solo ora.
Conta che la disintossicazione non accade solo una volta e basta. La disintossicazione va a cicli e a “strati”. Prendi come esempio un pozzo: ci butti dentro la spazzatura fin da bambina, diciamo un secchio al giorno. Ogni giorno viene svuotato metà secchio d’immondizia (il lavoro giornaliero del corpo), ma l’altra metà si accumula. Immaginati questo processo ripetersi per anni, cosa succede? Ti ritrovi dopo decadi ad avere un pozzo molto pieno, zozzo e incrostato. Poi cominci a fare delle pulizie in profondità e togli più di un secchio al giorno (digiuno). Ti basta uno, 2 o 3 giri di pulizia per scrostare e ripulire tutto il pozzo? Per la maggior parte di noi no.
Capisci che ad ogni digiuno fai un giro profondo di pulizia e stai facendo riemergere delle scorie che magari erano lì da anni, se non decadi! Gli igienisti hanno fatto dei test su persone adulte a digiuno e, dalle analisi del sangue, hanno riscontrato che c’erano in circolazione medicinali che le persone avevano preso solo da piccole.
Che tu abbia sentito il bisogno di riposare di più è solo un segnale che il tuo corpo aveva bisogno di andare in profondità e stava facendo delle pulizie ultra laboriose per le quali necessitava tutta l’energia possibile. La cosa migliore è quella di mettersi a letto e lasciargli far il suo corso. Capisco che non ti è possibile, ma questo sarebbe il caso.
Magari quando ti sarà possibile in futuro prenderti più tempo e andare a fare un digiuno prolungato sotto l’occhio di un esperto, come suggerisce Sirio, potrebbe essere molto utile. Anche se non sono d’accordo che il digiuno sia pericolosissimo fatto da soli se di breve durata (fino ai 5 giorni).
Ti saluto con calore e auguro ogni bene a te e alla tua famiglia!
Serena
Ciao Grazia, ogni tipo di digiuno andrebbe fatto sotto la guida di un digiuno terapeuTa e’ rischiosissimo farlo da soli, magari sforzandosi. Per esempio noi al centro Broussais utilizziamo anch la dieta vegetale con frutta o verdura . La prima 500/700 grammi la seconda a piacere condita con un pizzico di sale e qualche goccia di limone o aceto leggero. Bere assolutamente acqua oligominerale con residuo fisso inferiore a 189 gradi da l’itri 1,5 a 2 calda. Io uso cottorella, Buone., anche PLOSE, LAURETANA , LEVISSIMA . E facciamo anche agopuntura , spero di esserti stato utile .
Per Vlad,
Un avocado frullato con acqua lo trovo meglio di qualsiasi olio,
Qui costano meno di un EU il chilo
Purtroppo ho fatto troppi digiuni ad acqua negli ultimi tempi e non so se potrei sentirmela di farne uno a secco. Soprattutto col sopraggiungere dell’estate temo che mi possa venire qualche scompenso. Consigli?
Ciao Peppe! E’ bello che tu voglia digiunare, ma occhio al fanatismo…
Non si dovrebbe digiunare in tempi troppo ravvicinati, specialmente quando si parla di digiuni medio-lunghi. Si tasserebbe troppo il corpo. A meno che non sia un dottore esperto nel digiuno a suggerire un programma in cui si fanno digiuni ravvicinati, è meglio sempre lasciar passare qualche mese. Probabilmente è proprio per questo che non senti di poterne fare un altro.
Ascolta il tuo corpo e concentrati su tutti gli altri aspetti di uno stile di vita salutare 🙂
Un caloroso saluto,
Serena
Grazie per la risposta.
Volevo chiedere come mai non posso pubblicare più commenti. Ne avevo postato uno con delle perplessità.
Ciao Peppe. Non sentirti obbligato a fare il digiuno a secco. Io opto per il digiuno ad acqua quasi integrale o la gieta vegetale . Anzi d’ora in poi la faro per 7-10 giorno come introduzione al diuno, e terminato la rifao’ prima di riprendere a mangiare normalmente . Pensa che ognuno ha il syo digiuno, deve essere adattato alle sue esigenze . Guai a stabiilire protocolli rigidi . Ciao Sirio
Salve, gentilmente qualcuno potrebbe spiegare perché il digiuno secco è contro indicato per chi soffre di ipotiroidismo e nel caso dove trovo qualcosa da leggere a riguardo ? E se decidessi invece per il digiuno a sola acqua ? grazie a tutti
Ciao Fausto! E grazie per aver commentato. Dove hai letto che il digiuno a secco non è indicato per l’ipotiroidismo?
Per quello che so, un digiuno può essere di beneficio (ad acqua per lo meno); però sono anche convinta che questi tipi di malattie (autoimmuni) abbiano origine anche dal livello emotivo, non solo fisico (il corpo che si auto-attacca…).
Comunque il digiuno a sola acqua è ottimo! E anzi, ci sono molte più ricerche fatte su questo tipo di digiuno, studi, analisi… E’, in un certo senso, più sicuro.
E ancora più sicuro, come dico sempre, è di fare questo tipo di esperienze (specialmente le prime) sotto l’occhio di un esperto.
In bocca al lupo per tutto!
Un caloroso saluto,
Serena
Ciao Serena, grazie a te per la risposta. A dire il vero c’è scritto nel tuo articolo 😀 che riporto (Ma ci sono anche tante altre condizioni patologiche per le quali il digiuno secco è controindicato, come tumori maligni, ipotiroidismo e altre malattie al sistema endocrino (ormonale), cirrosi epatica, sottopeso…)
Il digiuno ad acqua l’ho provato sulla mia pelle e so benissimo che i benefici ci sono ecco perché stavo pensando di andare oltre. Indipendentemente da come vengono le malattie autoimmuni quando cominci ad avere gli effetti indesiderati di certe patologie (vedi ipotiroidismo) non puoi guarire semplicemente facendo un digiuno di 5 giorni (che sia a secco o acqua) ti resta da prendere il farmaco…e subito anche.
Addirittura leggendo il sito di Valdo Vaccaro bisognerebbe prima sbarazzarsi del farmaco per poi iniziare il digiuno (a parole sono bravi tutti). Per caso conosci cliniche che seguono pazienti che vogliano fare un digiuno a secco ? Grazie per la disponibilità. Ciao.
Caro Fausto, hai ragione! Scrivo talmente tanto che non tutto rimane inciso 🙂
Allora, ti dico che sinceramente non saprei nello specifico perché i dottori russi dicono che il digiuno secco sia controindicato proprio in caso di ipotiroidismo. Mi immagino comunque che sia lo stesso motivo per il quale dicono che non sarebbe indicato per problemi ormonali…
Però so che il digiuno ad acqua è stato utilizzato con beneficio in casi di ipotiroidismo, ed anche una dieta crudista o un periodo di depurazione se un digiuno è impossibile (il quale, confermerai, è bello “strong”). In questi ultimi casi non c’è bisogno di smettere di prendere farmaci, ma potrebbe esserci il bisogno di ridurli. Quindi è sempre bene farsi affiancare da un medico di fiducia, aperto alla guarigione naturale.
Sì, è vero che bisognerebbe non assumere farmaci durante il digiuno, però è forse più fattibile per altre malattie. In questi casi così particolari viene sempre detto che il digiuno va fatto assolutamente sotto l’occhio di un esperto e secondo me anche in un luogo dove ci possa essere un controllo medico e corrette analisi. Il fai da te è un no-no.
Non so di cliniche proprie che seguono digiuni a secco. Forse Filonov? Anna Yakuba?
Altrimenti – secondo me uno dei centri migliori al mondo – c’è il True North Health Center negli Stati Uniti. Hanno seguito decine di migliaia di digiuni. Il Dr. Alan Goldhamer è un rinomato igienista, oltre che dottore.
Come diremmo in Ecuador: Suerte! Buona fortuna…
Un caloroso saluto e abbraccio,
Serena
Ciao Serena ,anche io avevo capito che il digiuno a secco per chi a problemi di ipotiroidismo non va bene .
Potresti spiegare grazie
Caro Fortunato, ho risposto qui sotto/sopra… Purtroppo non so darvi una risposta specifica, però so che ci sono altre possibilità di soluzione per questo problema (non deve per forza essere un digiuno, o un digiuno secco…) e che altri hanno migliorato la propria situazione e qualità di vita.
Un caldo saluto,
Serena
Ciao Serena. Il digiuno secco ok un posto fresco ma per me che vivo in città posso fare digiuno ad acqua?
Ciao Luigi! Anche il digiuno ad acqua è ottimo. Anzi, in molti casi potrebbe essere più indicato e in un certo senso più sicuro, visto che è stato più documentato e studiato 🙂
Se vivi in città (dipende poi anche dal motivo di questo digiuno/disintossicazione), potresti voler valutare anche un periodo a succhi (verdi).
Un caro saluto,
Serena
Grazie Serena ma ero interessato più al digiuno che ai succhi verdi perché non mi piace la verdura E la frutta ci sto all occhio perché mi da problemi articolari e ossei (soprattutto i succo ma anche la frutta in generale se ne mangio più di un tot). Pensi che possa farlo anche col brodo d’ osso?( Io sono più orientato su carni pesce e uova.
Però spontaneamente faccio spesso digiuno perché salto i pasti e non avverto fame. Per cui mi hai incuriosito
Grazie per il vostro lavoro.
Ho letto le indicazioni di preparazione al DS.
Dove trovo chiara spiegazione di perché (come altri) Filonov vieta categoricamente di riprendere l’alimentazione con succhi (e anche cibi) crudi?
Grazie.
Ciao Barbara! Sono molto felice del tuo interesse in questa pratica e ancor di più lo sono che tu voglia documentarti e informarti bene prima di immetterti in questo mondo.
Sinceramente, non saprei perché Filonov non consiglia alimenti crudi dopo il digiuno secco. Io non ho l’ho mai sentita questa cosa, anzi, anche la Yakuba suggerisce di terminare il digiuno secco con lattughe e frutta. Quindi non saprei come aiutarti… Mi dispiace.
Buona fortuna e grazie a te del commento!
Buongiorno . Sto facendo un digiuno ad acqua . Ho un po di steatosi epatica , secondo voi potrei proseguire con 2 gg finali di digiuno a secco ?
Cara Samantha, buongiorno!
E’ ottimo che tu voglia fare un digiuno e riparare quest’organo. A mio modesto parere (che non sostituisce il parere medico) è preferibile seguire con il digiuno ad acqua sul quale sono stati fatti molti più studi. Potresti anche non voler proseguire con un digiuno, bensì con un periodo anche prolungato a soli succhi verdi. E poi seguire con una dieta a basso contenuto di grassi basata su frutta e verdure crude. Sono sicura il fegato (e non solo) sarà lieto di ricevere nutrimento puro per la riparazione e rigenerazione!
Un caro saluto,
Serena
Qualcuno ha esperienza di un digiuno secco con malati di parkinson in terapia farmacologica?
Avrei qualche perplessità su questa tipologia di digiuno.
1. Sicuri che ci sia questa acqua “metabolica” ricavata dai grassi? Che io sappia gli acidi grassi sono catene di idrogeno e carbonio prive di ossigeno. Come è possibile che se ne ricavi dell’acqua?
2. Per quanto riguarda il fatto che le cellule “brucino le tossine” bisognerebbe specificare cosa sono precisamente queste “tossine”. E in cosa consisterebbe questa “combustione”.
3. Che io sappia esistono 3 tipi di metabolismo, non mi pare che questa “combustione di tossine” rientri tra questi…
Caro Giuseppe… ottime domande!
Premetto che non sono una biologa e ci sono tante domande a cui non è stata risposta, soprattutto nel mondo del digiuno secco. C’è molto ancora da esplorare ed imparare 🙂
Quello che ti posso umilmente dire è che:
1. Stiamo parlando di “cellule grasse”, non grassi grassi. Nella cellula sono contenute molte sostanze, fra cui anche grassi (ma anche acqua, carboidrati, proteine, vitamine…)
2. “Tossina” è tutto ciò che il corpo non può utilizzare per il suo mantenimento, crescita, sviluppo ecc. Ci sono tossine di derivazione endogena ed esogena. Rimando ad un articolo che avevo scritto sulle tossine, secondo l’Igiene Naturale (https://www.ildragoparlante.com/cosa-sono-le-tossine/). Senza andare alle spiegazioni, potrai trovare una lista di “tossine”. Almeno questo è quello che io capisco quando leggo e si parla di “tossine”, quello che io deduco.
Una “combustione” è una trasformazione derivata da un rapido sviluppo di calore.
3. La definizione di metabolismo è: “Complesso di reazioni biochimiche di sintesi ( anabolismo ) e di degradazione ( catabolismo ), che si svolgono in ogni organismo vivente e che ne determinano l’accrescimento, il rinnovamento, il mantenimento.” A me pare che questa “combustione di tossine” rientri nella definizione visto che è una degradazione derivata da una reazione biochimica all’interno dell’organismo vivente e che determina il rinnovamento e mantenimento del sistema 🙂
Ah, ecco il mio commento.
Ho fatto un digiuno secco di 3 giorni preceduto da un giorno di digiuno ad acqua per ripulire l’intestino e un altro precedente a sole verdure. (Si! Proprio la settimana di Natale visto che per motivi personale non ho voglia di festeggiare nulla!)
Cosa strana è che sono andato di corpo e ho urinato anche nel terzo giorno di digiuno secco… incredibile!
Adesso che ho ripreso a mangiare mi sento fortissimo. E noto anche un irrobustimento degli arti. Mi sento più muscoloso insomma (ma non so se lo sia davvero). In palestra ho sollevato pesi belli consistenti.
Io avrei un’ipotesi riguardo le riserve d’acqua. Secondo me più che dalle cellule adipose proviene dal glicogeno muscolare. I muscoli in condizioni normali sono ricchi di glicogeno e questo a sua volta si lega con molte molecole d’acqua.
Secondo me è questo svuotamento dei muscoli che poi, ripreso il regime alimentare normale, ne favorisce il riempimento e il rinvigorimento.
Non scorderò mai però la sgradevolissima sensazione della secchezza e amarezza alla bocca nei giorni di digiuno secco…
Caro Giuseppe,
grazie mille del tuo commento! Davvero interessanti le tue osservazioni. Come dicevo (e come anche Fausto ribadisce), si sa ancora poco di digiuno secco. Semplicemente, non è stato studiato in profondità (a differenza del digiuno ad acqua).
Penso che riportare le esperienze personali sia la cosa più informativa che ci sia. Grazie ancora!
Ciao Giuseppe, per il discorso “bruciare le tossine” è più inteso come la possibilità del corpo di riuscire ad espellerle tutte fino all’ultima perché il sistema immunitario non dovendo far fronte ad altre tossine in entrata attraverso altro cibo riesce a concentrarsi al 100% in quelle già presenti ed in altri problemi del fisico.
Le cose che accadono facendo un digiuno, specialmente secco, non potranno mai essere definite con precisione, anche perché i fattori da considerare sono molteplici a partire dalla condizione fisica di chi li pratica, dal sistema immunitario, da quanti anni lo pratica e anche perché la questione non è ancora mai stata analizzata approfonditamente in fatto di test clinici umani.
Di sicuro, non si inizia mai praticando un digiuno secco ma con sola acqua, per il digiuno secco e per la sensazione di secchezza e amarezza alla bocca ti consiglio come facevo io le prime volte di fare dei semplici risciacqui con acqua al bisogno, poi praticando negli anni vedrai che non avrai più quella sensazione. Ciao.
Ciao Serena. Ho sperimentato su me stessa il digiuno secco per ben due volte. Ho potuto constatare – e dopo due volte certamente confermo – che in una persona mediamente sana non é affatto una pratica pericolosa. Sarebbe utile che ci liberassimo delle limitazioni mentali che ci precludono l’opportunitá di beneficiare di qualcosa che fa semplicemente parte del funzionamento del corpo umano!
Ho scritto qualcosa sulla mia esperienza:
https://dryfasting.home.blog/
Grazie mille Roberta per il tuo commento e testimonianza 😀
Ciao a tutti, sarebbe interessante sapere se qualcuno praticando il digiuno (ad acqua o secco) ha avuto dei benefici per la SIBO (sindrome di sovracrescita batterica dell’intestino). Ciao grazie.
Per Fausto e per Antonio (che chiede come uscire dal digiuno di tre giorni).
Potete trovare almeno due libri che trasmettono le ricerche e le esperienze del dr, Filonov, uno dei quali (20 domande sul digiuno secco) esaurientissimo ma appositamente curato da Vera Bani per semplificare e velocizzare l’approccio ai neofiti.
Ci troverete le risposte alle vostre domande e ancora di più.
Vi auguro buona lettura e pratica, fateci sapere come procede la vostra esperienza.
Grazie mille per la segnalazione (che conoscevo già) ma la mia domanda era un’altro ovvero sapere se ci sono esperienze in merito al digiuno secco per risolvere una SIBO. Ciao grazie.
Ho letto entrambi i libri, seguito un corso con il dr. Filonov e ho fatto esperienza di digiuno secco.
Mi sento di suggerirti vivamente di leggere almeno il più piccolo dei due libri (20 domande…), che riporta i dati di studi completi e migliaia di esperienze, sono certa che troverai li la tua risposta.
Buona esperienza!
Classico commento promozionale per far acquistare il libro. Comunque grazie delle risposte. Ciao.
Ė vero, Fausto, promuovo I LIBRi anche se non ci guadagno proprio nulla.
Avrei solo la soddisfazione di aver dato una indicazione importante a qualcuno interessato alla sua salute.
So per trentennale esperienza nella conoscenza e pratica dell’igiene naturale che ci vuole un po’ di studio e di impegno per comprendere ed attuare un atteggiamento di vita che porta poi a risultati vitali.
Potrei consigliare in modo promozionale almeno una decina di libri che aiutano su questa strada.
Del tutto spudoratamente 🙂
Buona sera a tutti quanti. Vorrei capire meglio com uscire da un digiuno di tre giorni. Appena alzato il quarto giorno che faccio? Mi lavo finalmente o prima i due litri di acqua e poi doccia? E poi continuare a bere acqua o posso prendere la spremuta di due arance un limone e mezzo pompelmo? E poi pezzi di un frutto ogni mezzora/un ora; e alla sera? Rimango con frutta o posso prensere una insalta scondita con due / tre noci o un brodo caldo? Poi il secondo e terzo giorno di uscita dal digiuno? Ecco vorrei che qualcuno mi precisasse meglio come alimentarsi nei giorni di uscita.
Grazie
Antonio
Mlano
Ciao,
volevo scrivere che nel frattempo sono uscite traduzione in italiano dei libri di Filonov.
Alcuni video si trovano qui:
https://www.youtube.com/c/Siberika-pratiche-e-prodotti-naturali/videos
qui
https://www.youtube.com/channel/UCz838aqfH77p0RNBKwTqexQ
Esistono anche in francese e inglese, per chi lo parla
Buona continuazione