Qual è la migliore dieta per disintossicare? Digiuno disintossicante a pura acqua, semi-digiuno purificante o una dieta mono-frutto? Quali sono le differenze? Quale trae maggiori benefici? Quali sono gli alimenti piú disintossicanti? Vediamo anche qualche esempio di semi-digiuni e diete mono-frutto stagionali.
Ho appena portato a termine un semi-digiuno di tre giorni assieme al mio ragazzo, a mio papá e a un gruppo di amici su Facebook. Dico semi perché invece di acqua, abbiamo optato per acqua di cocco, vivendo in Ecuador, ho l’opportunitá e la possibilitá di approfittare di questa nutriente acqua, distillata dalla pianta stessa… una delle migliori al mondo! Alcuni partecipanti hanno optato invece per una dieta mono-frutto, ma qual è la differenza tra un digiuno, un semi-digiuno e una dieta mono-frutto (chiamata anche dieta depurativa o disintossicante)?
Digiuno – Il digiuno è un momento di completo riposo, dall’attivitá fisica, mentale, sessuale ed emozionale. Il digiuno è un momento di riflessione e di pausa per l’intero organismo. Durante il digiuno il corpo ha modo di rigenerare e riparare, é un po’ come premere il bottone RESET. Dopo un digiuno il corpo é in grado di fare un uso migliore delle sostanze nutritive, di digerire, assorbire, trasportare e assimilare. Se breve (uno, due o tre giorni), si considera un digiuno di manutenzione, ma se si hanno delle patologie, specialmente gravi come cancri, tumori o noduli, un digiuno di 10-20 giorni è indicato e si considera come digiuno terapeutico. Durante il primo giorno le risorse di zucchero nel sangue e di glicogeno si esauriscono e ci si sente via via piú stanchi e affaticati. Dal secondo-terzo giorno il corpo si converte ad uno stato di ketosi, ossia comincia ad ottenere la sua energia (che solitamente deriva dal glucosio, zucchero) dalle riserve di grasso. Per questo una serie di digiuni ben pianificati possono aiutare alcune persone nel controllo del peso. Quando anche le riserve di grasso sono esaurite, il corpo andrá ad utilizzare le riserve di proteine (un processo in generale non augurato). A livello cellulare degli enzimi, chiamati lisosomi, aiutano a distruggere e digerire gli accrescimenti anomali e i materiali derivanti da questa autodistruzione è utilizzata come cibo. Questi accrescimenti vanno da depositi di grasso, tessuti di cicatrici interiori, tumori, cellule cancerogene, verruche, cisti, noduli ecc. Il digiuno è la via piú efficace nell’eliminazione delle tossine, piú di ogni altra dieta depurativa. Per un digiuno prolungato è raccomandata la supervisione di un professionista nel campo dei digiuni. Per ottenere piú informazioni specifiche riguardo il digiuno vedi anche l’articolo Il Potere Curativo del Digiuno.
Semi-digiuno – Quello che io chiamo un semi digiuno è un digiuno ad acqua, alleggerito da qualche sostanza, ad esempio acqua e limone o acqua di cocco. È sicuramente un digiuno piú leggero, in quanto una parte di vitamine, minerali e fattori nutritivi viene approvvigionata. Non è esattamente efficace come un digiuno a pura acqua e ritarda il processo di auto-distruzione delle crescite tumorali, ma è un buon inizio per quelle persone che sono alle prime esperienze con i digiuni, o persone che non devono perdere peso oppure magari hanno paura che un digiuno a sola acqua sia troppo “forte”. Si potrebbe anche cominciare con un semi-digiuno di uno, due o tre giorni per poi passare ad un digiuno a sola acqua per il resto del tempo previsto.
Dieta mono-frutto – Chiamata anche dieta eliminativa, dieta detox, dieta disintossicante, purificante o dieta purificativa, la dieta mono frutto o monotrofica non è stressante per il corpo quanto un digiuno, me permette al corpo di esercitare le sue funzioni eliminatorie. In certe occasioni si puó ritenere utile, ad esempio, quando, all’apparenza di certi sintomi, è richiesta la cessazione temporanea della comune alimentazione. Peró, quando un digiuno vero e proprio è necessario, optare per questa dieta potrebbe rivelarsi in uno sperpero di energie vitali, perché non si raggiungono gli impressionanti obiettivi di un digiuno a sola acqua. Per capire meglio, si possono prevedere piú benefici da un digiuno disintossicante a sola acqua di una sola settimana, che di 2-3 settimane a dieta mono-frutto. Diversi giorni di dieta mono-frutto seguiti da altri giorni di pasti mono-frutto, specialmente se seguono un digiuno a sola acqua, possono dimostrarsi di gran beneficio!
Esempi di dieta mono-frutto secondo le stagioni | |
Inverno | Succo d’arancia, Arance, Mele – In inverno non c’è molta varietá di frutta, chi se lo sente puó trascorrere qualche giorno bevendo succo d’arancia o mangiando arance intere. Ma non da sorseggiare tutto il giorno! Certe persone possono avvertire “strano” ai denti. Sciacquare quindi la bocca dopo aver bevuto il succo. Altrimenti, perché non approfittare delle mele che si trovano tutto l’anno? Meglio rosse. Molto leggere e allo stesso tempo sazianti. |
Primavera | Arance (vedi Inverno), Mele (vedi Inverno), Anguria (vedi Estate), Melone (vedi Estate), Fragole – In primavera giá troviamo dei frutti estivi in concomitanza di quelli invernali. Secondo le voglie, il caldo, il freddo o la disponibilitá dei frutti, scegliete quello piú comodo da portare avanti per almeno 3 giorni. Potete provare anche con delle fragole biologicamente coltivate, ad esempio frullando 250 gr di fragole in ½ o 1 bicchiere d’acqua. |
Estate | Melone, Anguria, Fragole (vedi Primavera) – Ricchissimi di acqua, la quale puó idratare anche nelle giornate piú calde. Dai 3 giorni a una settimana di solo melone o sola anguria depurerá al meglio l’organismo facendoci sentire belli leggeri. Attenzione peró all’anguria che contiene tantissimo zucchero il quale ha bisogno di essere mantenuto in soluzione, utilizzando, spesso, tutta l’acqua contenuta nell’anguria (per questo alcune persone possono sentirsi assetate dopo l’anguria). Diluite pure l’anguria con dell’acqua, ad esempio, come frullato. |
Autunno | Uva – Chiamata anche cura dell’uva, si puó fare anche per un paio di settimane. Vi consiglio di cogliere l’occasione lí in Italia con tutta quella bella uva che coltiviamo. Mi raccomando di comprare l’uva biologica giacché non possiamo sbucciarla e non vogliamo mica rimpinzarci di pesticidi mentre disintossichiamo (lo stesso vale per tutta la frutta, ma diciamo che per l’uva é un fattore molto importante, essendo un frutto che attira molti insetti). |
Chiaramente si puó scegliere un’altra varietá di frutta (pesche, pere, albicocche, ananas…), quelle indicate sono, a mio parere, le piú efficaci. Frutta dolce ad alta densitá calorica come banane, fichi, cachi richiedono giá piú lavoro per l’organismo e sarebbero le mie ultime scelte.
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Sei sempre eccezzionale Serena…un bacione
Grazieeee 🙂
Ottimo articolo, da bookmark direi!
Ciao Silvio! Buon anno e… grazie mille 🙂
[…] Fonte […]
Posso chiederti il perche della dieta mono frutto? Cioe capisco il mangiare solo un tipo di frutta in un unico pasto, per allegerire la digestione, ma perche proseguire solo con quel tipo per piú giorni?
Grazie
Cara Camilla, la “dieta” mono-frutto é un altro modo per disintossicare. É per chi non se la sente di fare un vero digiuno, o deve posticipare il digiuno. Durante questo tipo di dieta temporaria il corpo riesce ad eliminare una grande quantitá di elementi tossici, ma non con l’efficacia e la completezza di un digiuno. Ci sono dei frutti piú adatti a questo obiettivo di altri ed é per questo che ne scegliamo uno, possibilmente in base alla stagione. Inoltre si preferisce un solo frutto per comoditá. Se si cominciasse a variare, per via dell’insoddisfazione fisica, si comincerebbe a mangiare un frutto e poi un altro e poi un altro (specialmente sulla base che la frutta digerisce in meno di mezz’ora). Questa non sarebbe piú una dieta eliminatoria, bensí alimentazione vera e propria.
capito grazie mille!:)
buonasera,
questo articolo mi interessa molto. volevo provare la dieta mono frutto adesso che siamo in primavera. Vivendo al nord (Belluno) , qual è il frutto migliore da utilizzare? e quanti al giorno e il che orari della giornata?
Grazie mille!
Cara Denise, é un’ottima idea disintossicare in primavera 😀 Io ti consiglierei un frutto succoso che ti piaccia e che riesci a trovare biologico. Che ne pensi delle fragole? O anche mele. La quantitá dipende da te, io proporrei dalle 2 alle 4 volte al giorno. Consiglierei anche di farne un frullato (es. frullato di fragole) bevuto a intervalli di 4-6 ore. L’importante é che non stai lí a mangiare continuamente e mi raccomando di riposare il piú possibile. Se ti é possibile, integra delle passeggiate in mezzo alla natura, vedrai che sensazione!
Salve,posso sapere cosa intendete per densità calorica?
Conoscete/usate la caloria netta di Wilson?Se sì,potete spiegarmi quest’ultimo concetto e allegare una scala di valori con i relativi alimenti?
Caro Michelle, eccomi e scusami del ritardo. Tra eventi e spostamenti in territorio sudamericano ho qualche commento e email arretrato!
Per densità calorica si intende la quantità di calorie in un determinato volume di alimento. Per fare un esempio in 100gr di riso ci sono circa 130kcal, mentre in 100gr di lattuga ci sono circa 18kcal. Ecco che la lattuga ha una densità calorica minore del riso.
No, non conosco la caloria netta di Wilson e non saprei dare risposta eloquente al tuo quesito.
Un caro saluto e buon week-end!
Serena
Ciao serena, ho letto con interesse questo tuo articolo. Potresti spiegarmi però come mai per il semidigiuno a mono frutto si consiglia l’anguria? Ho sentito pareri discordanti a riguardo… chi dice che ha troppi zuccheri, che alza l’indice glicemico, che è solo “acqua” etc etc. hA delle proprietà depurative specifiche? Grazie mille per i tuoi contributi!! un saluto!
Ciao Francesca! A mio parere l’anguria è uno dei frutti più ideali per fare un semi-digiuno o una dieta monofrutto. Proprio perché ha così tanta acqua è ideale per disintossicare. Proprio perché è principalmente acqua (biologica) si avvicina di più ad un digiuno 🙂
Sì, ci sono tanti zuccheri e l’indice glicemico è molto alto. Ma il carico glicemico non lo è. In realtà tutto dipende da quanta ne consumi, se ne consumi poca il carico glicemico è bassissimo. Ora, certo che si può obiettare che ci sono persone che ne mangiano anche 800gr – 1 kg, però contiamo che quando seguiamo una dieta monofrutto, mangiamo SOLO frutta, in questo caso anguria. Niente grassi e oli. Se il sistema è pulito e non ci sono grassi in eccesso nel sangue allora gli zuccheri vengono assorbiti dalle cellule senza problemi. Il problema sussiste quando ci si alimenta male.
Ho fatto diverse prove con diversi frutti in passato e ritengo sempre che l’anguria sia uno dei migliori per un periodo di detox. La consiglio sempre in estate per 2-3 giorni.
Poi, se ti preoccupi tanto degli zuccheri, perché non incorporare anche la parte bianco-verde chiaro, ad esempio nei frullati?
Un caro saluto!
Serena