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Quante calorie, proteine, grassi e carboidrati ha bisogno il corpo per funzionare bene, senza carenze o eccessi?

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Essere in grado di fornire al nostro corpo l’esatta quantità di calorie, proteine, grassi, ecc., verificare esattamente quali siano i suoi bisogni, quale sia la sua capacità di digerire e assimilare il cibo è un’impresa estremamente difficile. In questo articolo troverai una dissertazione approfondita e completa che ti darà precise istruzioni su quante calorie, grassi, proteine e carboidrati ha bisogno il tuo corpo per funzionare al meglio.

Di quante calorie hai bisogno?

Cominciamo, di quante calorie hai bisogno? Dipende molto da quello che fai durante la giornata. Fai movimento? Lavori in un ufficio o in un giardino all’aria aperta? Stai in piedi o seduto tutto il giorno? Hai una muscolatura sviluppata? Sei di corporatura robusta o minuta, maschio o femmina, giovane o vecchio? Assumi dei medicinali? Fuori fa caldo o freddo? Sei stressato? Tutti questi fattori incidono sulla quantità di calorie di cui hai bisogno.

Prima di pensare a queste cose, però, dovremmo considerare quanta energia (quante calorie) consumerebbe il nostro corpo se non facessimo nulla tutto il giorno. Questo è ciò che viene chiamato Metabolismo Basale. Wikipedia lo definisce “il dispendio energetico di un organismo vivente a riposo, comprendente l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali. (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.)” (http://it.wikipedia.org/wiki/Metabolismo_basale) Quindi come si fa a scoprire qual è il proprio MB?

Il metodo solitamente utilizzato per calcolare il MB è l’equazione Harris-Benedict. La formula originale fu pubblicata nel 1918 e nel 1919. Tuttavia, nel 1984, le equazioni furono riviste. Ecco l’ultima revisione:

Uomini – MB = 88.362 + (13.397 x peso in kg) + (4.799 x altezza in cm) – (5.677 x età in anni)
Donne – MB = 447.593 + (9.247 x peso in kg) + (3.098 x altezza in cm) – (4.330 x età in anni)

Vi faccio un esempio: se io sono alta 164cm e peso 48 kg, a 27 anni, il mio MB sará:

447.593 + (9.247 x 48) + (3.098 x 164) – (4.330 x 27) = 1282,611

Questo vuol dire che se io non facessi niente e me ne stessi tutto il giorno ad occhi chiusi sul letto, avrei un dispendio di circa 1282,611 kcal nell’arco della giornata.

In realtá, é probabile che non sapremo mai l’esatto numero di calorie che ci serve in un giorno, ma questo ci dà un’idea generale. In base alla quantità di esercizio che si svolge, si può usare il MB combinato alla quantità di esercizio e poi moltiplicarli in questo modo:

Poco o nessuna attività fisica Calorie quotidiane = MB x 1.2
Attività fisica leggera (1–3 giorni a settimana) Calorie quotidiane = MB x 1.375
Attività moderata (3–5 giorni a settimana) Calorie quotidiane = MB  x 1.55
Attività intensa (6–7 giorni a settimana) Calorie quotidiane = MB x 1.725
Attività molto intensa (due volte al giorno, esercizi pesanti) Calorie quotidiane = MB  x 1.9

Ma le cose si complicano un pochino 🙂 Sappiamo di quante calorie abbiamo bisogno, ma le calorie si trovano sotto forma di proteine, grassi e carboidrati. E bisogna fare qualche distinzione in più: alcuni grassi sono essenziali e altri addirittura dannosi. Lo stesso vale per le proteine. Andiamo più a fondo e vediamo cosa scopriamo per risolvere una buona volta questo puzzle intricato.

Stai assumendo abbastanza proteine?

In un mio precedente articolo, Proteine Vegetali: Da Dove le Ottengono i vegetariani, vegani e crudisti, ho giá parlato di proteine in una dieta vegana, vegetariana o crudista. Ma torniamoci su e, per certi aspetti, andiamo anche più a fondo.
Circa il 75% della massa corporea è composta da proteine. Le proteine sono composti organici azotati complessi la cui struttura di base è costituita da amminoacidi. Essi contengono carbonio, idrogeno e ossigeno, come tutti i composti organici, come i carboidrati o i grassi. Tuttavia, essi differiscono perché contengono azoto. Le proteine sono molto importanti per il corpo (per questo esso è molto bravo, oltretutto, nel riciclarle). Prima di cominciare ad analizzare di quante proteine abbiamo bisogno, dovremmo prima cercare di capire come un loro eccesso o una loro carenza possono colpire il corpo. Così facendo, saprete a quali sintomi fare attenzione se assumete troppe o troppo poche proteine con la vostra dieta.

Cosa succede al corpo quando assume troppe proteine?
In caso di troppe proteine nella dieta, il corpo le convertirà in glucosio o grasso, ed espellerà l’azoto. Quando si consumano più proteine di quante non possano essere processate dal corpo, la tossicità risulta evidente da un’eccessiva presenza di azoto nel sangue. L’azoto in più si accumula sotto forma di chinotossina nei muscoli e può causare stanchezza cronica.

La proteinosi, o avvelenamento acuto da proteine, provoca mal di testa e un malessere generale. Alcuni sintomi comprovanti, come un bruciore della bocca, labbra e gola, sfoghi, ecc., sono molto simili ai sintomi attribuiti alle allergie. Effettivamente, molte cosiddette allergie possono essere dei casi di avvelenamento da proteine.

Una dieta altamente proteica affatica il fegato e mette a dura prova le ghiandole surrenali e i reni, che devono eliminare le tossine prodotte dai resti metabolici. In molte persone, i sintomi di artrite sono scomparsi dopo aver adottato una dieta a basso contenuto di proteine.

La maggior parte delle persone è più preoccupata dalla mancanza di proteine che da un loro eccessivo consumo, soprattutto se sono vegane o crudiste. Ma la verità è che la deficienza di proteine è rara, ed è più comune assumerne troppe. Però, dato che l’argomento è controverso, e le linee guida sono state cambiate numerose volte, non è sorprendente che ci siano così tante opinioni. Per giungere al cuore della questione, bisogna esplorare più in dettaglio l’argomento proteine. Il volume di ricerche che è stato svolto per capire questi enigmi nutrizionali è affascinante e incredibile. Esploriamo più in dettaglio i fatti più illuminanti in materia sull’abilità del corpo di riciclaggio proteico.

Proteine e digiuno
Se non viene assunto cibo, come durante un digiuno, il corpo usa i carboidrati e i grassi per produrre calorie finché non li consuma tutti, per poi passare ai tessuti proteici (actina e miosina). La Dott.ssa Virginia Vetrano, a proposito di proteine e digiuno, scrive:

“Durante le prime fasi del digiuno vi è una maggiore perdita di proteine perchè il corpo non ne ha ancora rallentato il consumo, cosa che avviene solo dopo due o tre giorni dall’inizio del digiuno. Tuttavia, queste proteine vengono messe da parte durante quei primi giorni per essere usate all’occorrenza e possono essere facilmente reintegrate. Studi sugli animali rivelano che circa un quarto delle proteine corporee può essere consumato e poi reintegrato. E’ un’interpretazione dei fatti sbagliata quella secondo la quale le proteine vengono utilizzate per produrre energia quando non sono disponibili abbastanza carboidrati. Quello che succede in realtà è che l’azoto rimanente è il risultato del consumo di proteine e di energia. Il bilancio dell’azoto diventa sempre più negativo man mano che il consumo di energia si riduce, e diventa più positivo quando si assumono più calorie. Ciò non vuol dire che gli amminoacidi essenziali siano usati per produrre energia. Fisiologicamente, il corpo non fa questo. Nei lassi di tempo tra i pasti, quando non è disponibile glucosio, il corpo usa i grassi per produrre energia. Persino in una dieta ipoproteica, il metabolismo delle proteine migliora quando si mangiano carboidrati. Questo perché i carboidrati stimolano la secrezione di insulina. A sua volta, l’insulina fa aumentare l’ingresso degli amminoacidi nelle cellule muscolari, dove promuove la sintesi delle proteine muscolari, impedendo dunque che le proteine muscolari si scompongano.”

Se pensiamo ai nostri antenati, il fatto che il corpo conservi gli amminoacidi della dieta, soprattutto quelli essenziali, è logico.  Non è da molto che gli esseri umani hanno cibo in abbondanza. Pertanto possiamo concludere che il corpo umano si è adattato bene ai periodi in cui il cibo non era così facilmente disponibile. Altrimenti, noi non saremmo qui. Ma cosa succede in caso di deficienza proteica? Quali sono i sintomi, i segnali da tenere sotto controllo? Chi ha più probabilità di esserne colpito? Chiariamo il dilemma della deficienza proteica una volta per tutte.

Deficienza proteica
I primi sintomi di una dieta ipoproteica, come fiacchezza, apatia, guarigione lenta di ferite, edema, cambiamenti cutanei e dei capelli, sono tutti segnali a cui prestare molta attenzione.
Chi sono le persone più inclini a soffrire di deficienza proteica? Dopo aver seguito e studiato alcuni veterani dell’Igiene Naturale, alcuni dei quali sono crudisti da oltre trentacinque anni, pare che le persone che soffrono di deficienza proteica hanno, o difficoltà ad assimilare le proteine (ciò accade quanto le capacità digestive sono compromesse a causa di anni di cibi dannosi o non indicati), o sono coloro che si nutrono solo di frutta zuccherina.

Gli igienisti solitamente propongono alla persona che soffre di cattiva digestione un periodo di digiuno più lungo. Per quanto possa sembrare discutibile, il corpo diventa molto in fretta più efficiente nell’utilizzazione delle proprie proteine e in più recupera le capacità digestive. Tuttavia, questo procedimento deve essere fatto solo sotto la supervisione di un professionista, il quale sia in grado di aiutare durante un’emergenza, cosa rara, ma comunque possibile.

Al contrario, la morte da deficienza proteica è estremamente rara. Un problema crescente sembra invece essere la malnutrizione nei paesi in via di sviluppo. Le sindromi di kwashiorkor e di marasmus sono due malattie comuni da deficienza proteica diffuse soprattutto in Africa. Kwashiorkor, che letteralmente significa “bambino spiazzato o smarrito”, si sviluppa quando il bambino viene nutrito solo con amidi cotti come il granturco. Se al bambino non vengono dati succhi di verdure o frutta che compensino gli amminoacidi mancanti, si verifica una deficienza proteica. Nel caso del granturco, l’amminoacido mancante è il triptofano. Il marasmus è causato da una mancanza di proteine e di calorie. La deficienza calorica è una cosa di cui la maggior parte di noi non dovrà mai preoccuparsi 😉 Parlare più dettagliatamente di queste due malattie trascende lo scopo dell’articolo.

Ma una cosa va sottolineata! Quando si comincia una dieta a base di sola frutta dolce, all’inizio va tutto bene. Mi riferisco ai fruttariani estremi, quelli che non mangiano frutta secca, semi o germogli e si nutrono solo di frutta dolce. All’inizio hanno più energia, e possono anche guarire da alcune malattie. Questo perchè il corpo ha il tempo di ripulirsi dall’interno. Tuttavia, in seguito, si è notato lo sviluppo di problemi di salute. E’ una cosa che potrebbe svilupparsi nel corso degli anni. Il fattore tempo è strettamente legato all’approccio con cui le persone aderiscono ad una dieta ipocalorica ricca di zuccheri della frutta e a quanta riserva proteica hanno ancora a disposizione.
I primi sintomi sono di solito una costante perdita di peso, affaticamento, fiacchezza e mancanza di energia. Inoltre, la resistenza diminuisce e si diventa facilmente irritabili. Si possono anche sviluppare degli edema quando non vi è sufficiente albumina nel sangue per mantenere i fluidi nel sistema vascolare. Queste persone di solito sviluppano sintomi simili a quelli del kwashiorkor o del marasmus, sebbene un po’ diversi, in quanto assumono più cibo. L’alto contenuto di vitamine e minerali di frutta e verdura contribuisce a mantenere l’equilibrio minerale del sangue e fornisce vitamine, ed entrambe le cose aiutano il metabolismo proteico. Gli edema si sviluppano solo quanto vi è una grave deficienza proteica.
Le persone che si cibano esclusivamente di frutta zuccherina potrebbero ingerirne una quantità sufficiente per mantenere un quantitativo minimo di azoto, sebbene le calorie assunte siano sufficienti. Però, se mangiano solo una piccola quantità di frutta secca e semi, digiunano spesso e limitano costantemente l’assunzione di calorie per perdere peso, è probabile che sviluppino una leggera carenza proteica. La loro riserva di proteine viene poco a poco consumata in questo modo. Quando poi le riserve si esauriscono, si va davvero in prossimitá di una grave deficienza proteica. Le condizioni rimangono latenti fino a che accade qualcosa che fa pendere la bilancia dalla parte sbagliata. Questo succede quando il corpo é in uno stato in cui ha bisogno di più proteine, ad esempio a causa di forte stress, scoppi emozionali, contatto con sostanze chimiche sconosciute, ferite, eccesso di lavoro e di attività fisica, e altre varianti quali esposizione a radiazioni ionizzanti, forni microonde, frequenze radio e campi magnetici. Ciò induce nel corpo la necessità di guarire, il che significa che si ha bisogno di più proteine e minerali. Se qualcuno non mantiene l’equilibrio di azoto per molti mesi, qualunque dei fattori legati allo stress sopra elencati provocherà il manifestarsi della deficienza. Prima di proseguire, chiariamo cosa significa bilancio dell’azoto.

I bisogni proteici per i vari gruppi di età, esclusi i bambini nell’età dello sviluppo, sono determinati principalmente dalla tecnica del bilancio dell’azoto. Il bilancio dell’azoto è lo stato in cui il consumo di azoto è pari alla quantità che viene eliminata attraverso i vari canali, quali l’urina, le feci e la cute. Un bilancio dell’azoto negativo si verifica quando si elimina più azoto di quanto non se ne assuma. Un bilancio positivo invece si verifica quando si assume più azoto di quanto non se ne elimini, cosa che avviene solitamente nel caso dei bambini in età dello sviluppo. Si dice che la dieta è perfettamente bilanciata quanto l’azoto ingerito con il cibo è pari all’azoto che viene espulso.

Secondo i nostri bisogni variabili, quando le persone si cibano unicamente di frutta, esse non riescono a mangiarne abbastanza per mantenere il bilancio di azoto in equilibrio. I loro strumenti anatomici non sono sufficienti. Alcune persone hanno stomaci più grossi e intestini più lunghi. Altri hanno apparati digerenti più piccoli, pur avendo corpi più grossi. Sebbene abbiamo tutti la stessa struttura anatomica con le stesse proprietà funzionali, siamo tutti un po’ diversi. Chi prende peso con facilità di solito ha un intestino più lungo che assorbe meglio il cibo. I corpi delle persone che non riescono a mangiare abbastanza frutta per mantenere l’equilibrio del bilancio dell’azoto compensano tale mancanza usando nel corso di molti mesi le proteine labili in primis, quelle sacrificabili (non le proteine strutturali, muscolari o degli organi, per intenderci).

Finché si assumono abbastanza calorie, il sistema della persona diventa molto efficiente nel conservare le proteine contrattili e quelle degli organi. Tuttavia, lentamente, le proteine del corpo vengono esaurite. Dopo che esse sono state consumate, comincia il decadimento dei tessuti, ma anche questo avviene molto lentamente. Il corpo si preserva comunque utilizzando ripetutamente gli amminoacidi ricavati da proteine scomposte. Alla fine, però, non può più sopperire alla mancanza di proteine e comincia ad usare le proteine contrattili e infine le proteine degli organi. Secondo la Dott.ssa Virginia Vetrano, la morte si verifica quando circa il 50% della massa magra viene consumato. Dunque, cosa si può fare quando si è giunti al “gran finale” a causa della deficienza proteica?

proteine_noci_semiPer quanto possa sembrare grave, la Dott.ssa Vetrano sostiene: “Molti pazienti con carenze proteiche mi hanno chiamata manifestando sintomi come fiacchezza, apatia, guarigione lenta delle ferite, edema, cambiamenti cutanei e nei capelli. Ho consigliato loro di cominciare ad assumere frutta secca e semi oltre che frutta. In un paio di settimane, mi richiamavano dicendo quanto si sentissero bene e pieni di energia, e che i sintomi erano scomparsi quasi da un giorno all’altro. L’aggiunta di frutta secca provoca spesso un veloce ritorno di energia e di forza, nonché una più rapida guarigione delle ferite, una migliore crescita di unghie e capelli, calo degli edema, e un umore più sereno.

Contrariamente a quanto le persone sono state indotte a pensare, la frutta secca oleosa è digeribile. Gli unici ad avere problemi con la frutta secca sono coloro il cui sistema digerente è danneggiato. Tuttavia, se avete difficoltà con la frutta secca e i semi, fatemelo sapere e scriverò un altro articolo dedicato esclusivamente a questo!

La Dott.ssa Virginia Vetrano raccomanda frutta secca e semi anche perchè forniscono acidi grassi polinsaturi necessari per scopi metabolici precisi. Inoltre, il corpo utilizza sempre il grasso come fonte di energia tra i pasti giornalieri. Ma, prima di impazzire per la frutta secca, dovremmo farci alcune altre domande cruciali per risolvere l’enigma proteico e finire cosí il discorso. Perchè le proteine sono così importanti? Di quante ne abbiamo bisogno in un giorno? Come si fa ad aumentare l’assimilazione proteica così da ottenere il meglio dal cibo che si mangia?

Perchè le proteine sono così importanti e di quante ha bisogno il corpo in un giorno?
Il corpo utilizza gli amminoacidi in cosí tanti modi! Scompone le proteine in peptidi e poi in amminoacidi da poter utilizzare come blocchi primari per la costruzione delle proprie proteine. Ogni cellula fa in modo che le sue proteine continuino a produrre i miliardi di reazioni chimiche al secondo necessarie per la vostra sopravvivenza. Ogni tessuto organico fa in modo che le sue proteine svolgano funzioni specifiche. Si calcola che il corpo umano produca più di 100.000 proteine diverse! E che ogni proteina sia sintetizzata per svolgere una funzione particolare che nessun’altra proteina può svolgere. Alcune proteine fondamentali per il corpo sono l’insulina, l’emoglobina, l’albumina, l’actina e la miosina, la cheratina, il collagene e la piruvato carbossilasi. Tutte hanno struttura, proprietà e funzioni molto diverse. E’ importante comprendere che le proteine specifiche a una specie sono molto diverse da quelle di un’altra specie. Ogni animale produce le proprie proteine, che sono diverse da quelle degli altri animali. Le funzioni delle proteine possono essere classificate in tre modi:

1) Sostegno e crescita
2) Regolazione dei processi del corpo
3) Energia

Ogni cellula vivente e tutti i fluidi corporei, tranne la bile e l’urina, contengono proteine. Pertanto diventa abbastanza evidente il fatto che ci servono quantità di proteine sufficienti nella nostra dieta, con i giusti tipi di amminoacidi per il sostegno e la crescita dei nostri incredibili organismi.

Non bisogna avere paura di mangiare proteine della frutta secca e semi in leggera eccedenza. Esse non sono dannose come un consumo eccessivo di proteine animali. Contengono più minerali e non causano la lisciviazione del calcio. Di fatto, ci riforniscono di calcio, fosforo, magnesio e proteine nelle giuste quantità per la formazione ossea! Mangiare più proteine un giorno e meno un altro va bene. Il corpo è in grado di compensare. Ma questo non significa neanche che bisogna esagerare troppo. Come si fa però a sapere se si stanno mangiando troppe proteine o troppo poche?

La controversia del bisogno quotidiano di proteine
Abbiamo parlato delle funzioni delle proteine senza entrare troppo in dettaglio, ma abbastanza per far capire quanto siano importanti. Non sorprende il fatto che la FDA (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali statunitense) abbia fissato una quantità abbastanza più alta di quella necessaria per sopperire la perdita proteica giornaliera. Ma esaminiamo più approfonditamente i bisogni quotidiani secondo eminenti esperti del passato e del presente.

Nel 1800, le opinioni più autorevoli erano quelle di Rubner e Voit: abbiamo bisogno di 120-160 grammi di proteine al giorno. In Russia, Jakolev fissò un bisogno minimo di 141-163 grammi. Kuhnau, invece, di 200 grammi. Nel 1887, alcuni esperimenti in Germania dimostrarono che 40 grammi di proteine al giorno erano sufficienti, pur essendo un terzo delle raccomandazioni del tempo. I vecchi standard di Liebig e Voit, però, erano già ben inculcati nelle menti della classe medica, come anche la convinzione che una dieta iperproteica fosse sinonimo di buona salute. Quindi perché abbassare le dosi raccomandate? Chittenden mostrò con esperimenti su esseri umani che le performance e la salute migliori erano possibili con un’assunzione di 50 grammi, e Hindhede fissò il valore a 30. Che differenze! Ma c’è dell’altro!!!

Il Dott. Bircher-Benner enuncia il metodo usato dall’ “American Research Council’s Food and Nutrition Board” per determinare il fabbisogno giornaliero degli adulti, che, secondo le tabelle della commissione, sarebbe di 70 grammi. Sherman, un membro della commissione, disse che i dati indicavano un quantitativo molto inferiore, intorno ai 35 grammi. Ma se il fabbisogno di proteine fosse stato così basso, ci sarebbe stata una rivolta popolare. Così, un “margine di sicurezza” fu stabilito di conseguenza, e fu pubblicato “70 grammi”. La parola “raccomandazione” venne usata al posto di “fabbisogno” perchè non vi era alcune base scientifica a supporto di tale tesi. Ovviamente, le persone lo interpretarono come il fabbisogno minimo.  Oggi, con il sostegno delle industrie della carne, dei latticini e delle uova, il margine di proteine rimane sempre di circa 70 grammi al giorno.

Kofranyi del Max Planck Institute in Russia ha dimostrato che il bilancio dell’azoto e le abilità funzionali possono essere mantenute con 25 grammi di proteine al giorno, e Oomen e Hipsley hanno scoperto che, con soli 15-20 grammi al giorno, la popolazione da lui analizzata sviluppa piena salute, una magnifica struttura muscolare e una corrispondente performance fisica. Elvehjem insiste nel sostenere che la quantità ottimale sia vicina a quella minima.

Il Dr. Alan Goldhamer, fondatore della clinica True North Health Center, dice: oggigiorno sappiamo che il corpo è in grado di assumere proteine incomplete e poi completarle usando un meccanismo di riciclo. Appare chiaro che più di 200 grammi di proteine endogene (derivanti dall’interno) vengono aggiunti ai 30-100 grammi di proteine giornaliere assunte con la dieta. Una dieta con sufficiente apporto calorico derivato da frutta e verdura fresca, con un’aggiunta variabile di frutta secca, cereali integrali e legumi, fornisce una quantità di proteine ottimale e anche altri nutrienti, 30-70 grammi al giorno, a seconda dei cibi consumati.”

La Dott.ssa Virginia Vetrano dice: “Quasi tutti i frutti, di cui il Government Bulletin riferisce il contenuto di amminoacidi, contengono piccole quantità di tutti gli amminoacidi essenziali e non essenziali. Per assicurare circa 23 grammi di proteine, che è la quantità approssimativa di perdita proteica obbligatoria di un maschio adulto, bisognerebbe mangiare 3 nettarine, 4 banane, 10 datteri, 30 ciliegie, una cherimoya e 4 cachi in un solo giorno. Un uomo in salute può facilmente consumare questa quantità di frutta. Ma ricordate che si tratta solo della perdita in un uomo relativamente poco attivo, non stressato e non attivo sessualmente. Le calorie in questa quantità di cibo sono soprattutto carboidrati, che quindi aumentano l’assorbimento delle proteine e il loro utilizzo da parte delle cellule. Per assicurarsi di ingerire più proteine della semplice perdita obbligatoria, bisognerebbe mangiare di più, o mangiare proteine concentrate (frutta secca e semi, non proteine animali).”

Ci sono moltissime opinioni sulla quantità minima necessaria, quindi come facciamo a sapere cosa è vero? Forse un modo più ragionevole di scoprire qual è il nostro reale fabbisogno proteico è di studiare il consumo proteico di persone che innanzitutto godono di buona salute, e che hanno seguito una dieta tradizionale per molto tempo. Non ci dice qual è il giusto fabbisogno proteico di una persona, ma è comunque interessante 🙂

Ad esempio, in Giappone, ci sono zone rurali in cui le abitudini alimentari sono le stesse da centinaia di anni (contrariamente alla maggior parte delle diete occidentali, che sono cambiate rapidamente durante gli ultimi ottant’anni).  In queste zone, si seguiva soprattutto una dieta vegetariana, che comprendeva molte verdure, prugne, frutti selvatici, radici e occasionalmente un po’ di pesce. Questi contadini godevano di ottima salute e svolgevano per tutto il giorno lavori manuali pesanti. Consumavano una media di 37 grammi di proteine al giorno, circa la metà della quantità raccomandata.

In varie isole del Pacifico, ci sono tribù che seguono la stessa dieta da generazioni – frutta, radici e tuberi. Godono di ottima salute e consumano circa 15 grammi di proteine al giorno.

Infine, il Dr. Jaffe dell’Università di Berkeley in California ha condotto uno studio sugli effetti di diete con carne e senza carne su più generazioni. Ha studiato diverse generazioni di fruttariani, da bambini piccoli a adulti la cui dieta consisteva principalmente di frutta cruda, occasionalmente integrata con frutta secca e miele. La loro dieta apportava tra i 24 e i 33 grammi di proteine al giorno. Nessuno mostrava i segni di deficienza proteica, né di altre deficienze nutrizionali. Al contrario, scoprì che erano tutti in ottima salute.

Appare abbastanza chiaro che se le popolazioni di tutto il mondo non mostrano segni di deficienza con un apporto proteico di 15-35 grammi al giorno, ed è così da centinaia di anni e per diverse generazioni, 70 grammi paiono essere un po’ eccessivi.

Durante gli scorsi sessant’anni, molti ricercatori (Rose, Boyd, Berg e altri) hanno tutti dimostrato in modo indipendente che le proteine necessarie per mantenere una buona salute si aggirano tra il 3,7% e il 4,65% dell’apporto totale di cibo.  Queste percentuali corrispondono a 24-30 grammi di proteine.

Indagini accurate del Dr. Max Rubner, direttore dell’Istituto di Igienismo dell’Università di Berlino, hanno dimostrato che solo il 4% dell’intero consumo calorico deve essere costituito da proteine. In una dieta da 2500 calorie, ciò corrisponde a circa 100 calorie di proteine o 28 grammi.

Sebbene l’Igiene Naturale e Life Science non credano nel conteggio delle calorie o nelle dosi minime giornaliere, sembra che una stima ragionevole del fabbisogno proteico di un adulto si aggiri intorno ai 25-35 grammi al giorno, o 0,58 grammi ogni chilo di peso corporeo.

Di nuovo, facciamo un esempio: se io peso 48 kg, per mantenere un buon bilancio proteico dovrei consumare almeno 48×0,58=27,84 grammi di proteine giornaliere. Ma c’è sempre da contare quanta attivitá fisica svolgo, se sono sotto stress, lavoro in giardino o al computer ecc.

Se una persona segue una dieta varia di frutta, verdura, frutta secca, semi e germogli, può essere certa di soddisfare il fabbisogno di proteine, e anche gli altri fabbisogni nutritivi! Ma non preoccupatevi se un giorno mangiate più proteine e un altro meno. Il corpo è in grado di gestirsi in modo efficiente. Gli esempi esposti prima sono estremi di entrambi i lati dello spettro.

Ora, qual è il modo migliore per ottenere il meglio dalla frutta secca e dai semi?Cibarsene in quantitativi inferiori. Non usate succo di frutta o di verdura per ammorbidire la frutta secca. Masticatela per molto tempo prima di inghiottirla, fino a che non diventi una pappetta praticamente liquida grazie alla saliva. Quando la mistura di saliva è quasi fluida come l’acqua, ingoiate. Questo farà in modo che la lipasi linguale, l’enzima secreto dalle ghiandole della lingua che permette la digestione dei grassi, sia particolarmente abbondante, e la digestione perfetta comincerà in bocca e sarà quasi finita prima di abbandonare lo stomaco.

Se desiderate sapere di più riguardo le proteine, vi consiglio di leggere questo interessantissimo articolo sulle fonti di proteine di vegani, crudisti e vegetariani: https://www.ildragoparlante.com/proteine-da-dove-le-ottengono-i-vegetariani-vegani-e-crudisti/

Ma ora, parliamo di qualcosa che le persone hanno in abbondanza. Sì, avete indovinato, i grassi! 😉

proteine_grassi_dieta-crudistaState assumendo troppi grassi?

Penso che siamo tutti d’accordo che la maggior parte di noi non abbia bisogno di preoccuparsi di una carenza di grassi. Il problema più grande sembra essere l’assunzione di troppi grassi. Ma prima di iniziare ad elencare i pericoli causati dall’assunzione eccessiva di grassi, cerchiamo di capire perché ne abbiamo bisogno. Sapete cosa fa il corpo con i grassi?

Il grasso è usato dal corpo principalmente in quattro modi:

1. Come fonte di calore ed energia
2. Come materiale d’isolamento di organi e nervi
3. Come regolatore per le vitamine liposolubili (A, D, E e K)
4. Come fonte di acidi grassi essenziali.

Su internet potete trovare un sacco di informazioni sui grassi, perciò ora approfondiremo in dettaglio i diversi tipi e quali di essi sono buoni e quali cattivi. Concentriamoci soprattutto su quanto il corpo ne abbia bisogno e su cosa succede quando si mangiano troppi grassi.

Siete sicuri che il vostro pasto sia a basso contenuto di grassi?
I grassi sono qualcosa che sembra essere molto facile da consumare in eccesso. Non è certo una sorpresa, perché la quantità di calorie in un grammo di grasso è più del doppio di quella di proteine ​​o carboidrati! Pensatevi che un cucchiaio di olio d’oliva contiene già di per sè 120 calorie. Sono piú calorie che in una banana!!! (E poi dicono che le banane sono pesanti 😉 ) Quindi se volete mangiare un’insalata e aggiungete quel po’ di olio d’oliva, l’apporto calorico principale deriverà dai grassi.

Le persone che si sono innamorate delle pietanze gourmet della s-cucina crudista potrebbero trovarsi ad affrontare dei problemi. Anche se noci e semi sono importanti, in molti dei piatti raw (crudisti) vengono utilizzate quantità come 1 tazza di semi di girasole, 1 tazza di mandorle, olio spremuto a freddo ecc. come base per molti piatti. Si pensa che finchè qualcosa è crudo, è buono da mangiare. Noci e semi dovrebbero complementare l’assunzione di frutta fresca e verdura, non dovrebbero essere la fonte primaria di calorie! Ora, questa non è un’ipotesi, ma si basa sull’osservazione del funzionamento del corpo. Dalla mia esperienza posso onestamente dire che mi sento meglio a mangiare verdure al vapore e patate, invece di un pasto crudista gourmet. Di fatto li evito completamente, e specialmente se preparati da qualche raw “chef” che è andato a scuola culinaria. È molto raro che mangi di questi tipi di piatti e, ogni volta che lo faccio, mi viene mal di stomaco. Il dottor Doug Graham ha intervistato più di 5000 crudisti e si sente abbastanza sicuro nel fare una media. Nella sua esperienza ha scoperto che il 65% – il 70% delle calorie assunte da un crudista medio deriva da grassi. Sono un sacco!

Ma un attimo, cosa dire delle diete low carb, del logi-method, della dieta Atkins ecc.? Tutte prevedono una percentuale piuttosto elevata di grassi (e sono diete seguite da molte persone). Beh, dovrei saperne…. Dopotutto ho seguito un intero corso e sono anche diventata una consulente di nutrizione certificata per la dieta low-carb. E, di fatto, devo ammettere che mi sono sentita meglio con la dieta a basso contenuto di carboidrati, che mangiando il cibo tradizionale. Quando ho iniziato la mia ricerca sul crudismo e l’Igiene Naturale, sono stata in un primo momento riluttante. In ogni caso, volevo davvero comprendere appieno entrambi i punti di vista in modo da poter valutare ciò che per me risultasse avere più senso e che funzionasse a lungo. In poche parole, la dieta low carb consiglia l’assunzione di alimenti quali carne, prodotti caseari, ecc. e ciò contraddice molte altre prove scientifiche circa gli effetti nocivi che questi cibi hanno sul corpo. E nemmeno mangiare grandi quantità di grassi con una dieta crudista mi fa bene. Quindi, se non siete sicuri su cosa fare, vi consiglio di leggere alcuni libri sulla dieta low-carb. Quindi leggete, se non l’avete già fatto, “The China Study” e “The Low-Carb Frode” del Dott. T. Colin Campbell e “La Dieta 80/10/10” di Graham. Raccogliete una solida base di informazioni provenienti da fonti diverse in modo da sentirvi certi delle vostre convinzioni. Spiegare in dettaglio i pro e i contro delle diete ipocarboidratiche potrebbe rendere questo articolo lungo quanto un libro! La cosa più importante da ricordare è come vi sentite. Il vostro corpo vi dirà se quello che state facendo è un bene per voi oppure no.

Ora, ecco alcune informazioni interessanti dal dottor Doug Graham su cosa succede se si assumono troppi grassi:

Quando c’è eccesso di grasso nel sangue, ci imbattiamo in un problema, perché il grasso si comporta da isolante. Ecco cosa fa. Esso ci isola dalle vibrazioni, ci isola dall’elettricità, ci isola dal caldo e freddo, ci isola da urti e contusioni, ci isola in una grande varietà di modi. Il ruolo primario del grasso è di fungere da isolante. Ha altri scopi? Certo. Ma il suo ruolo principale è quello di isolare. È proprio ciò che crea la barriera impermeabile di ciascuna cellula che consente che il contenuto rimanga al suo interno e ciò che non ne fa parte, il fluido extracellulare, resti all’esterno. Il grasso è la barriera essenziale, un isolante.
Se aveste un enorme tubo pieno di biglie e vi versaste dentro un po’ di olio e lo scuoteste solo un po’, quell’olio le ricoprirebbe completamente. Succede lo stesso alle cellule del sangue. Il grasso inizia a funzionare come una barriera quando avvolge l’insulina e le molecole di zucchero, ciò fa sì che l’insulina sia meno efficace e che trovi più difficilmente lo zucchero per potersi legare ad esso. Ora vi è una situazione nella quale c’è zucchero nel sangue, ma non esce dalla circolazione sanguigna. Quindi il corpo produce un po’ più di insulina. Ma il grasso la sta bloccando. Ci si riferisce a questo processo chiamandolo insulino resistenza. In realtà non è il corpo che è resistente all’insulina, ma c’è troppo grasso nel sangue. Togliete il grasso e l’insulino resistenza va via istantaneamente il 100% delle volte.

Domanda: Va bene utilizzare oli raffinati, come di oliva, colza, girasole, cartamo, noce di cocco, ecc come condimento?

Dr. D. Graham: Proprio perché sono raffinati dal loro stato originale, gli oli non sono più sicuri da ingerire. Nelle loro forme concentrate, sono grasso puro e quelle grandi quantità di grasso saranno assorbite direttamente dal flusso sanguigno, influendo negativamente sulla viscosità (spessore) del sangue e sulla chimica del sangue. Tuttavia, mangiare con moderazione olive fresche, polpa di cocco o semi di girasole non fa male. Questi alimenti integrali contengono sicuramente molti grassi, ma è in una forma che si combina con tutti i nutrienti essenziali progettati dalla natura per accompagnare quel grasso.

L’Igiene Naturale consiglia grassi che provengono dal consumo intero di noci, semi e avocado. Altri tipi di grasso non sono raccomandati. Ma questo significa che dovreste mangiare tutti gli avocado, noci e semi che volete?

Perché non dovrei mangiare tutti gli avocado, noci e semi che voglio?
Dr. Doug Graham: Avocado, noci e semi hanno un contenuto di grassi veramente alto. Quando si tratta di grasso, non importa tanto la sua origine; grasso è grasso. Il grasso va dal sistema linfatico direttamente nel sangue. Troppo grasso farà addensare il sangue, portando i globuli rossi a raggrupparsi in modo da non essere in grado di fornire ossigeno alle cellule. Il grasso in eccesso blocca anche l’azione di insulina nel condurre gli zuccheri alle cellule e ciò porta al diabete. È meglio mangiare piccole quantità di avocado, noci e semi e di non mangiarli quotidianamente. In frutta, ortaggi e verdure a foglia verde ci sono grassi in misura sufficiente per il corpo.

Brian R. Clements nel suo libro “Living Foods For Optimum Health” dice: “I grassi e le proteine ​​per porzione devono essere inferiori al 10%.”
Il dottor Doug Graham l’ha dichiarato molto chiaramente nel suo libro “La Dieta 80/10/10”. L’80% delle calorie degli alimenti dovrebbero provenire da carboidrati, il 10% da grassi e il 10% da proteine.
L’Igiene Naturale suggerisce che l’assunzione di carboidrati dovrebbe essere più vicina al 90%. Grassi e proteine ​​dovrebbero essere circa il 5%. A condizione, ovviamente, che siano naturali e non raffinati.

Quello che ho trovato funzioni meglio per me è il consumo di una manciata al massimo di noci per porzione. Non le mangio tutti i giorni. Mangio circa due-tre avocado a settimana. E sarò completamente onesta; a volte ancora consumo olio d’oliva 🙂 Ma questo significa che vi consiglio di fare lo stesso? No. Dovreste decidere ciò che ritenete giusto per voi, ciò che ha senso per voi e, soprattutto, ciò che fa che il vostro corpo stia bene. Comunque, quello che ho capito è che una dieta povera di grassi sembra funzionare bene per la maggioranza delle persone, me compresa. È per questo motivo che la mia risposta è preferire una dieta a basso contenuto di grassi invece di alto contenuto di grassi.
E allora per quanto riguarda i carboidrati? Perché ne abbiamo bisogno? Che cosa se ne fa il corpo? Di quanti carboidrati abbiamo bisogno? È tempo per noi di saperlo!

carboidrati_dieta_crudistaI carboidrati sono importanti?

La funzione dei carboidrati è spiegata molto bene da rawfoodexlained.com. Questo è quello che scrivono:

I carboidrati hanno in realtà un solo ruolo fondamentale: quello di fornire energia. Si deve sempre tenere presente, peró, che i carboidrati o le calorie da soli non possono provvedere adeguatamente alle nostre esigenze energetiche, perciò dobbiamo assumere i carboidrati insieme ad altre sostanze, quali proteine, acqua, vitamine, minerali, grassi, ecc. Ciò significa che zucchero raffinato, riso raffinato, prodotti farinacei e altri cibi raffinati, nonostante apportino calorie, non possono costituire in modo soddisfacente la dieta principale di nessuno. Una persona con una dieta del genere soffrirebbe di molti problemi, poiché l’organismo non è in grado di vivere a lungo e bene a soli carboidrati. Per essere veramente utili nella produzione di energia e per la nutrizione dell’organismo devono essere assunti in combinazione con altri fattori alimentari essenziali (vitamine, minerali, oligoelementi, proteine, grassi ecc.).

Il corpo prende i carboidrati direttamente dal glucosio monosaccaride (zucchero semplice). Il glucosio è nel sangue e nei fluidi extracellulari (linfa) e può essere creato dal glicogeno. Il glicogeno è immagazzinato nel fegato e nei muscoli e in piccole quantità negli altri organi e tessuti del corpo. L’energia è derivata dal glucosio attraverso la scissione delle molecole di glucosio in composti più piccoli e, ossidandoli, forma acqua, liberando una grande quantità di energia.

State assumendo abbastanza carboidrati quando digiunate?
Quando i carboidrati necessari al funzionamento del sistema nervoso centrale, i muscoli e gli altri sistemi del corpo e le funzioni sono insufficienti nella dieta (come durante un digiuno o una dieta dimagrante), il tessuto adiposo (grasso) immagazzinato viene scomposto in glucosio per compensare il deficit calorico. Alcuni amminoacidi, anziché essere utilizzati per produrre le proteine, vengono deaminati e utilizzati come carboidrati per fornire energia. La formazione di glucosio da amminoacidi è chiamata gluconeogenesi. Questo fenomeno permette di mantenere normali livelli di zucchero nel sangue durante un digiuno (é quello che succede anche in una dieta low-carb).

In sostanza, tutto il grasso immagazzinato nel corpo può essere utilizzato senza arrecare danno alla salute. A causa di ciò, e del fatto che il corpo può anche creare carboidrati da aminoacidi, il digiuno è una pratica molto sicura dal punto di vista del mantenimento del livello normale di zucchero nel sangue, del normale funzionamento neurologico e della soddisfazione di tutte le varie esigenze energetiche del corpo.

Se il mio corpo può convertire grassi e proteine ​​in carboidrati, perché ho bisogno di carboidrati?
I carboidrati forniscono il combustibile principale per l’esercizio muscolare. Grassi e proteine ​​possono essere utilizzati solo indirettamente dopo essere stati convertiti in carboidrati.

Per questo motivo, una dieta corretta dovrebbe consistere primariamente di carboidrati e non principalmente di proteine ​​e grassi come avviene comunemente nelle diete non vegetariane (e in alcune diete latto e latto-ovo vegetariane).

I muscoli utilizzano il glicogeno presente nelle cellule muscolari e il glucosio nel sangue. Comunque, il glicogeno dai muscoli è utilizzato in maniera più efficiente del glucosio, perché la scomposizione del glicogeno non richiede immissione di energia, mentre per portare la glicemia nel sistema metabolico dei muscoli è utilizzata una certa quantità di energia. (Si richiede energia per costruire la fornitura di glicogeno in primo luogo, ma questo avviene nei periodi di riposo quando vi è disponibilità di molta energia.)

Se non si consuma una dieta ricca di carboidrati, un enorme sforzo muscolare per lunghi periodi e/o stress estremo e prolungato (come essere bloccati per settimane in Antartide) possono causare una scomposizione accelerata delle proteine ​​del corpo e del grasso corporeo immagazzinato. La scomposizione delle proteine si manifesta con un aumento di escrezione di azoto nelle urine e la scomposizione del grasso è evidenziata da un aumento del livello di corpi chetonici nelle urine e nel sangue. L’indice glicemico è allo stesso tempo più basso.

Il corpo lavora in maniera molto più efficiente sia con carboidrati, che con proteine e grassi scomposti perché le molecole di grassi e proteine, se usate come combustibile, cedono meno del valore calorico totale che i muscoli possono utilizzare. La parte restante è utilizzata per la conversione di queste molecole in combustibile adatto. Questa conversione avviene nel fegato e nel tessuto adiposo. Il combustibile viene fornito agli organi attraverso il flusso sanguigno.

Il fatto che il corpo può e vuole utilizzare i grassi del corpo e le proteine ​​quando il rifornimento e il deposito di glicemia e glicogeno non sono sufficienti per soddisfare la domanda di energia esemplifica due fatti: 1) L’organismo è previdente. Ha molte modalità di riserva per la sopravvivenza in situazioni di emergenza, quando i carboidrati necessari non sono disponibili. 2) Per raggiungere salute e benessere ottimali dovrebbe esserci un giusto equilibrio tra la soddisfazione dei bisogni del corpo (come il riposo e il rifornimento dei carboidrati) e il dispendio di energia (muscolare, nervoso o altro).

Si è scoperto che le persone abituate a fare un lavoro prolungato o faticoso hanno nei muscoli riserve più grandi di glicogeno (e di esteri fosforici) rispetto a chi non è abituato a molta attività fisica. Per aumentare il nostro deposito di glicogeno muscolare sarebbe bene fare esercizio fisico regolare ed energico. Saremo poi pronti a consumare energia per un esercizio più lungo e faticoso, che si tratti di una situazione di emergenza o di piacere.

Questo e il fatto che il nostro corpo funziona a glucosio (ossia i carboidrati semplici sono il nostro carburante primario) dovrebbe darvi un’idea di base sull’importanza dei carboidrati e sul perché io personalmente sono d’accordo col fatto che la maggior parte delle nostre calorie debbano essere ottenute da buone fonti di carboidrati. Spiegare quali fonti sono buone e quali no è al di là della portata di questo articolo.

Ma ora arriva un’altra questione di vitale importanza: siete sicuri di stare ricevendo tutti i nutrienti dal cibo che mangiate?

Ciò a cui la maggior parte delle persone non pensa quando mangia
Non tutto il cibo che mangiamo viene utilizzato dal corpo. Ciò dipende da quanto bene il sistema digestivo di una persona funzioni. Se avete mangiato tutta la vita alimenti che sono difficili da digerire, sono tossici, a basso contenuto di fibre, ecc. allora probabilmente non avrete un sistema digestivo che funziona al massimo dell’efficienza e della sua capacità ottimale. Ciò significa che non sarà altrettanto buono a catalizzare il cibo in modo che le componenti nutritive possano essere utilizzate per la manutenzione, la riparazione e la crescita dell’organismo. Inoltre, se il cibo è mal combinato o fritto, impedirà o inabiliterà notevolmente la capacità del corpo di scomporre e utilizzare gli alimenti. Se avete anche difficoltà a digerire gli alimenti che normalmente sarebbero semplici e salutari per un individuo, allora molto probabilmente avete una digestione lenta e/o danneggiata.

Un’altra cosa da considerare è che se il sangue è denso e le pareti arteriose sono danneggiate o avete qualche tipo di problema circolatorio, quasi sicuramente il vostro metabolismo sarà rallentato. In sostanza, ciò significa che il vostro corpo avrà molta più difficoltà a trasportare le sostanze nutritive alle cellule e trasportare le tossine endogene (le scorie metaboliche della cellula) agli organi di eliminazione (polmoni, reni, ecc). Quindi solo perché state assumendo le giuste quantità di calorie, proteine ​​e grassi, non significa che le state assimilando del tutto! Allora, cosa fate?

Prima di tutto, rimuovete gli alimenti che causano problemi digestivi e ostruiscono le arterie. In secondo luogo, masticate accuratamente il cibo. Ora, se avete difficoltà digestive con il cibo che dovrebbe essere facile da digerire e che è sano per il vostro corpo, la cosa migliore da fare è dare una pausa al vostro sistema digestivo. Che cosa significa? Significa che si dovrebbe trovare un igienista professionista e fare un digiuno prolungato. Lasciate al vostro corpo il tempo di sistemarsi in modo da poter assimilare di nuovo gli alimenti. Il paradosso è che il digiuno vi aiuterà a far affamare il vostro corpo lentamente. Ma c’è un’altra cosa che davvero scombina le capacità digestive. Questa è una regola fondamentale dell’Igiene Naturale:

Non mangiate quando siete stressati emotivamente
Emozioni e digestione sono le due cose che consumano più energia nel vostro corpo. Infatti, usano così tanta energia che il corpo ha molta difficoltà a fare entrambe le cose allo stesso tempo. Questo si può notare quando si perde una persona cara. Quando si è in lutto di solito accadono due cose. O si inizia a mangiare un sacco di cibo per desensibilizzarsi dal dolore emotivo, o non si mangia affatto perché si è così emotivi che si arriva a perdere l’appetito.

Quando si è stressati le ghiandole surrenali pompano ormoni nel flusso sanguigno e ciò porta ad essere più attivi. In questi momenti dovreste usare i muscoli. La cosa interessante di ciò è che il corpo in questi momenti di forte stress riduce la circolazione del sangue verso alcuni organi, come l’intestino, e la reindirizza verso i muscoli. Questo aumenta la circolazione sanguigna e migliora la capacità di utilizzare i muscoli in situazioni di emergenza. Tuttavia, se mangiate in queste condizioni, il vostro corpo non sarà in grado di digerire nel modo più efficiente. Non è possibile. La cosa migliore che si può fare se si è sotto stress è correre su e giù per le scale un paio di volte o fare delle flessioni (qualsiasi cosa che richieda l’uso dei muscoli ed eserciti un po’ di energia). Quindi attendete finché non siete rilassati ed affamati prima di mangiare.

Ora che sapete più o meno quante calorie avete bisogno di assumere, quante di esse devono essere proteine, quante grassi e quante carboidrati, avete forse intenzione di iniziare ad impazzire e contare il contenuto di ogni cibo che mangiate in base alle esigenze del vostro corpo??? Avete intenzione di stressarvi per mangiare la quantità perfetta che pensate sia giusta? Pensate che diventare fanatici sia una cosa sana? Vorrei condividere con voi qualcosa più importante dei numeri. È più sicuro e, credo, con la pratica, sia più preciso di qualsiasi calcolo. Si tratta di un principio cardine dell’Igiene Naturale. In realtà, è questo l’obiettivo dell’Igiene Naturale e se questa conoscenza è interiorizzata e compresa da almeno una persona che sta leggendo, allora questo articolo ha raggiunto il suo scopo. Siete pronti?

State ascoltando il vostro corpo?

Avete mai visto un qualsiasi altro animale contare le calorie? Pensano mai se stanno assumendo abbastanza proteine? Senza essere troppo analitici, chiedetevi: pensi che il tuo corpo abbia tutta l’attrezzatura istintiva di cui necessita in caso di necessitá? Non vi sembra logico che il nostro corpo è progettato per farci sapere quando abbiamo bisogno di qualcosa? In quale altro modo i nostri antenati sono riusciti a sopravvivere tutti questi anni ancor prima di avere un lobo frontale e a pensare ad astrattezze come le proteine? In quale altro modo hanno fatto a sopravvivere prima che esistesse una lingua per pensare a queste cose? Potrebbe essere che, con una certa pratica, potremmo finalmente ritornare a confidare nel fatto che il nostro corpo è in grado di dirci cosa fare?
L’Igiene Naturale ha sempre sottolineato che è lì per sostenervi, in modo da riuscire a fidarvi del vostro stesso istinto. L’Igiene Naturale aiuta a pulire dentro e rimanere in uno stato di vitalità nel quale si diventa più sensibili alle esigenze del corpo. L’ipotalamo è una piccola ghiandola nel cervello che registra, tra l’altro, il contenuto del sangue. Sa subito quando c’è qualcosa che manca e, quando questo accade, i segnali vengono inviati al vostro stomaco che vi dà la sensazione di fame. Fisiologicamente, c’è una vera e propria chiamata istintiva per le proteine ​​negli esseri umani. È difficile distinguerla, tuttavia con la pratica, alcuni ci sono riusciti.
Lo scopo di questo percorso verso la salute è sostanzialmente quello di aiutare a ritrovare la fiducia verso la capacità del corpo di prendersi cura di se stesso. È quello di stabilire un bel rapporto con la cosa più preziosa che avete.
Qui ci sono alcuni suggerimenti che vorrei condividere che provengono dalla mia esperienza e che vi potrebbero aiutare anche nel vostro percorso:

Se state mangiando sano, ma vi sentite deboli o stanchi, probabilmente non state assumendo abbastanza calorie. Trovo che il concetto di Chittenden, espresso anni fa da Russel Henry Chittenden, sia una buona norma da seguire. Dice così: “La più piccola quantità di cibo in grado di mantenere il corpo in uno stato di alta efficienza è fisiologicamente il più economico, e quindi più adatto per le esigenze del corpo.”
Se vi sentite fiacchi, probabilmente avete mangiato troppi grassi.
Rileggete alcuni dei sintomi dati dalla carenza di proteine ​​e di proteine ​​in eccesso. So quando il mio corpo vuole proteine ​​perché comincio a desiderare cibo che ne contiene in concentrazione (di solito uova). E cosa faccio? Quel giorno mangio un avocado intero o della frutta secca in piú. Ma mi è capitato anche di mangiare delle uova.
Assicuratevi di fare dell’esercizio fisico, riposare e dormire a sufficienza, prendere il sole (quando possibile), bere acqua pura e respirare aria fresca. Ciò permetterà di migliorare l’efficienza del corpo di prendersi cura di se stesso e lo aiuterà a funzionare in maniera ottimale. Non è solo il cibo che vi farà sentire al meglio… c’è molto di piú 😉
Mangiare una grande varietà tra frutta, verdura, noci, semi e germogli, meglio se di stagione.
Non mangiare troppo e non mangiare quando siete stressati.
– E, infine, non prendete tutto troppo sul serio! Se vi state divertendo in questo percorso, avete trovato la giusta strada.

C’è un’ultima cosa che vorrei dirvi. Non siate dogmatici con voi stessi. Ciò significa che una volta che siete a posto e avete piena fiducia nel vostro corpo, non dovete avere paura di infrangere le regole di una determinata dieta. Io, ad esempio, ho un’amica che è stata vegana crudista per più di 10 anni. Si sentiva alla grande e la sue principali fonti di cibo erano banane e un sacco di insalata e frutta secca. Tuttavia, lo scorso anno ha iniziato a sentirsi peggio. Ha poi seguito una rigorosa dieta 80/10/10  e si è sentita un po’ meglio. Ma dopo un po’ è stata di nuovo peggio. Non sapeva cosa fare. Poi un paio di mesi più tardi l’ho vista e stava di nuovo benissimo. Le ho chiesto: “Che cos’hai fatto?”. Mi ha detto: “Non ci crederai”, con un sorriso sfrontato. “Sto seguendo una dieta ricca di grassi a base di carne, prodotti caseari, un sacco di formaggio e uova!” Aveva ragione, io davvero non riuscivo a crederci, ma ero curiosa di sapere come si sarebbe sentita più avanti. Seguì quella dieta per tre mesi. Poi tornò di nuovo ad una dieta vegana crudista e si sente (tuttora) alla grande!

Con questa storia voglio semplicemente dimostrare che anche quando pensiamo di sapere qualcosa, non dovremmo fossilizzarci su questa idea.  Ascoltate il vostro corpo e, se vi sentite in buona salute, non avete dolori o malori e provate questa sensazione che può solo essere definita come “Amore per la Vita”, allora sapete che state creando tutte le condizioni affinché il vostro corpo funzioni al meglio. Questo è in definitiva il vostro obiettivo <3

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Riferimenti:

– Dr. Alan Goldhamer – http://nutritionstudies.org/get-protein-where/
– Dr. Virginia Vetrano – Genuine Fruitarianism (Il Vero Fruttarismo)
– Dr. Robert Sniadach – The Essential Natural Hygiene Course
http://www.transformationinstitute.org/
– The Harris-Benedict equation: https://en.wikipedia.org/wiki/Harris%E2%80%93Benedict_equation
– Basal Metabolic Rate – https://en.wikipedia.org/wiki/Basal_metabolic_rate
http://www.rawfoodexplained.com/proteins/how-much-protein-do-we-need.html
– http://www.rawfoodexplained.com/carbohydrates/the-role-of-carbohydrates-in-the-body.html
– Dr. Doug Graham – http://foodnsport.com/faq.php
– Brian R. Clement – Living foods for optimum health

Il Vero Fruttarismo
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The China Study
€ 17

Voto medio su 303 recensioni: Da non perdere

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35 COMMENTI

    • Cara Isabella… meno male che qualcuno l’ha notato XD E che a qualcuno sia servito 😀 Ti saluto con affetto!

  1. Ciao Serena, articolo illuminante 🙂 Premesso che non sono un sostenitore del fruttarismo 100%, trovo una piccola contraddizione sulle proteine: si parla di “25-35 grammi al giorno, o 0,58 grammi ogni chilo di peso corporeo”. Faccio un esempio su di me: 67 kg= 39 gr di proteine al giorno. Se mangiassi 4 kg di arance, ci sono! Probabilmente anche nutrendosi di sola frutta, le proteine non sarebbero comunque un problema 🙂 anche se magari da altri punti di vista non è una soluzione ottimale (contenuto di sali minerali ecc). Ciao e grazie 🙂

    • Ciao Giovanni! Hai letto l’articolo per intero? Se credi che il fruttarismo al 100% sia per te e ti senti bene, in forma, positivo ecc ecc… allora sei sul cammino giusto 😀 Certo, se mangiassi 2500kcal di praticamente qualsiasi frutto avresti proteine in abbondanza da soddisfare queste formule 😉 Ma c’é di piú, come spiego nell’articolo… e poi parlo di fruttarismo a sola frutta zuccherina (senza o con poche arance, avocado, cocchi, semi, frutta secca oleosa, per esempio) 😉 Quindi continua pure a fare ció che ti fa sentire bene, il mio consiglio é solo quello di mantenere una mente aperta, perché ideale non é sempre uguale a reale 😉

    • Cara DanaLore, sono felice questo articolo ti possa essere di aiuto e abbia fatto un po’ di chiarezza tra tutta questa foschia 😀
      Un caro saluto! Serena P.

    • Ma grazieeee Giampaolo! C’é tantissimo sforzo e tanta passione dietro questo articolo! E l’informazione a volte puó risultare “pesante”, quindi ho cercato di fare del mio meglio perché si presentasse in maniera piú “soft”… sono felice tu l’abbia apprezzato cosí tanto 😀 Un saluto caloroso da Vilcabamba!

    • Grazie Lara, se possono servire a qualcuno… mi sento ripagata 😀 Grazie a te per la lettura (perché so che ci vuole un bel po’ solo a leggerlo 😉 )!!!

  2. Grazie Serena, un articolo fantastico ed utilissimo. Ne avevo rinviato la lettura perché è lungo e piuttosto impegnativo, volevo avere il tempo e la concentrazione per poterlo capire bene… penso che lo rileggerò più volte, perché ci sono tanti contenuti interessanti, da assimilare bene e sui quali riflettere… grazie ancora di tutto… 🙂

    • Cara Laura, sí, ti capisco!! Ma non ci hai neanche messo tanto devo dire 😉 Credo ci sia bisogno ogni tanto di un articolo del genere e sono felice sia stato apprezzato dal mio pubblico 🙂

  3. Uno degli articoli più belli che hai pubblicato su questo sito!
    2 cose su tutte me le ricorderò: mantenere sempre una sana elasticità mentale e praticare attività fisica costantemente……grazie Serena.

  4. Serena fantastico articolo… Io come te sono sempre dietro a cercare di capire cosa ci fa davvero bene, ho fatto anche io un lungo percorso e sto integrando queste scoperte con la mia professione da Osteopata, e devo dire che i tuoi articoli sono molto illuminanti! Grazie del lavoro!

    • Grazie mille Stefano per questo bel commento 😀 No, non siamo soli su questo cammino (meraviglioso direi!) 😉 Che bello, osteopatia!! Ho letto un libro di Andrew Taylor Still e credo che l’Osteopatia e l’Igiene Naturale abbiano moltissimo in comune, anche se magari gli osteopati non lo sanno (ancora) 😉 Mi piace mi piace… Grazie a te per la lettura!

  5. Ciao serena, articolo fantastico, io come te sto facendo un percorso che non sembra finire mai, e scoprire certe cose che i tuisci ma ti aspetti sempre che qualcuno te le confermi è rincuorante!! Ti ringrazio per il tuo lavoro!

  6. Ciao Serena grazie infinite per l’ articolo accurato e semplice! !!posso chiederti se puoi parlare in un articolo cosa ne pensi dei problemi dentali che si riscontrano nei vegan crudisti. ..vorrei prevenire- evitare questi problemi. ….grazie infinite…!!

    • Cara Rosella, grazie per il commento e per aver apprezzato l’articolo 🙂 Sí, l’argomento che proponi é infatti molto interessante! Me lo segno 😉

    • Ma grazieeee a te che l’hai letto tutto!! E pure due volte 😉 Un abbraccione :*

  7. Grazie Serena,articolo interessante, anche se parecchio complicato per me che non sono del mestiere, ora ho un problema:credo di aver eesagerato con grassi e proteine ieri sera e di aver combinato male i cibi:ora ho aria nella pancia e nello stomaco, dissenteria , flatulenze, e un po’di nausea:ecco che cosa ho manguato ieri:a ccolazione frullato di mele, banane e radicchio selvatico, poi a metà mattina una mela e alcune giuggiole,, a pranzo circa una tazza di semi di girasole germogliati,insalata senza condimento (era orribile se ci fosse stato un po di olio e magari una fetta di pane era meglio. ….) poi pomodori crudi ripieni con un composto di mandorle, pistacchi e interno dei pomodori svuotati con un pizzico di sale rosa, ho quindi mangiato 8 metà di pomodori s.marzano ripieni di quello. Poi a merenda una grande banana un po’più tardi diverse giuggiole raccolte dall’albero.A cena forse ho sbagliato; tegolini lessati con olio e sale rosa, fagioli stufati con un po di curry e aglio e a fine cottura olio d’oliva e prezzemolo e per finire una quantità esagerata di pistacchi tostati, che mi tornano ancora su.Oggi avrei magari voluto provare a digiunare ma siccome avevo fame stamattina ho mangiato solo 2mele, e una tisana di zenzero e limone, a pranzo non avevo una gran fame ho mangiato una mela e 2 melograni, poi a merenda un frullato con tre banane, una pesca e germogli di erba medica, ora continuo a sentire qualcosa di sgradevole che torna su (forse i pistacchi) ho meteorismo, flatulenze e diarrea, a meno che non abbia preso qualche virus. …credo che sia più probabile che abbia sbagliato qualcosa….forse ho assunto troppi grassi? Ho sbagliato a combinare pistacchi e fagioli? Troppa frutta secca in una giornata?

    • Cara Scorpio, sí, decisamente troppa frutta secca in una giornata 🙂 Fai conto che un pugnetto di frutta secca al giorno (25-30g) bastano. Se mangi i germogli, non hai bisogno di mangiare altra frutta secca. Poi ti consiglio anche di non mescolare le verdure alla frutta. Questo non tantissimo per le combinazioni, ma magari riuscirai a digerire meglio. Inoltre non eviterei di pensare che possa essere un’onda di detox.
      L’insalata la potresti condire con una salsa, ad esempio hai provato il mio Paté del Sole? É incredibilmente buono e soddisfacente 🙂
      Infine, se ti decidi per una proteina (fagioli, tegoline), evita di aggiungere altri tipi di proteine (pistacchi).

      Spero che tu stia giá meglio! Serena

  8. Grazie Serena, comunque si, alla fine era proprio il virus, comunque avrai ragione anche tu, ridurro’ la frutta secca è un po’ pesante,forse è meglio mangiarne poca ,il paté del sole l’ho già provato è buono, ma dipende anche molto dalla qualità dei pomodori secchi usati, ho un dubbio; potrebbe essere stato un batterio sviluppatosi nei germogli di girasole? Anche tre mesi fa mi è venuta la stessa cosa, avevo mangiato germogli di girasole, ma siccome c’era in giro il virus ho dato la colpa a quello, ma poteva essere intossicazione alimentare?Ho mangiato altre volte germogli di girasole ma non è successo niente.

    • Ciao Scorpio! Sai che io non credo molto in queste “pandemie” batteriche e virali. Credo che se c’é cibo per il batterio, questo cresce e si riproduce, ma se il “terreno” non é fertile, non c’é niente da fare. E le cellule sane non sono terreno per batteri e virus. Della serie… arriva prima la mosca o l’immondizia?
      Comunque quando c’é questo abbassamento di energia e si sta male, basta mettersi a riposo, non mangiare niente (o mooolto leggero) e dovrebbe passare prontamente 🙂
      Sono felice che stai meglio comunque! 😀

  9. Ciao Serena volevo chiederti una cosa riguardo a questa affermazione che fai nell’articolo: “Contrariamente a quanto le persone sono state indotte a pensare, la frutta secca oleosa è digeribile. Gli unici ad avere problemi con la frutta secca sono coloro il cui sistema digerente è danneggiato. Tuttavia, se avete difficoltà con la frutta secca e i semi, fatemelo sapere e scriverò un altro articolo dedicato esclusivamente a questo!” Ecco io per esempio mi trovi in forte difficoltà a digerire la frutta secca. Prima di tutto la mangio moooolto di rado, ma quando lo faccio di solito sono grandi quantità e il giorno dopo sto sempre male, mmi tornano sempre su diciamo. Sia che faccia attenzione alle combinaioni o meno. Sapresti dirmi di più??

    Un’altra questione è sui grassi..non sono un’amante sei semi, mi piacciono ma non ne consumo in grandi quantità..dopo aver letto 80/10/10 del “Dottor” Graham (vorrei ricordare che non è un vero dottore o almeno avevo letto così) per un anno ho avuto il terrore dei grassi non toccandone nemmeno in sogno, poi il risultato sono state “abbuffate” da stare male! ora per provare a trovare un equilibrio seguendo una dieta il più possibile crudista e integrare più verdure ho iniziato a consumare avocado e trovo che siano necessari per poter rimanere crudisti altrimenti le voglie di salato e di cibo denso non saprei proprio come saziarle. Ma almeno 3/4 alla settimana. So poi di un ragazzo fruttariano su youtube che fa periodi a solo avocado (anche fino a 15 in un giorno) e non ha mai messo su nemmeno un grammo ed è pieno di energie!!

    • Ciao Cecilia! E grazie per il commento 🙂
      Ecco, diciamo che non mi stupisce se non riesci a digerire la frutta secca oleosa quando la mangi in questo modo. Colpevoli sono molteplici fattori: il fatto di mangiarne molta in un colpo, ad esempio. La prossima volta mangia solo due o tre semi/frutti. Ad esempio due-tre mandorle, due-tre noci o due-tre anacardi. Secondo, non la mangi spesso e quindi per il tuo corpo é come se fosse sempre un’estranea. Vedi, il corpo produce gli enzimi adatti ai cibi che ingeriamo e si calibra a quelli che ingeriamo di solito. Ci potrebbero volere delle settimane perché il corpo si abitui ad estrarre al meglio i valori nutritivi da determinati alimenti. Un’altra cosa che mi viene in mente é la velocitá con la quale mangi la frutta secca, se non la digerisci bene, a maggior ragione é meglio se ne mangi poca e la mastichi a lungo, piú che una poltiglia, dovresti renderla quasi liquida e mescolarla con la tua saliva, prima di inghiottirla. Infine, quando decidi di mangiarne, mangiala da sola, assicurandoti di non avere lo stomaco pieno. Ecco prova con questi accorgimenti 🙂

      Per quanto riguarda i grassi… qui stai parlando di andare da un estremo all’altro! Premetto che non sono una fan della dieta 80/10/10 e non ne sono promulgatrice, il Dottor Graham certo che si puó definire dottore, é un dottore chiropratico… non solo ne sa qualcosa di salute e di anatomia del corpo, ma sicuramente ne sa moooolto di piú di nutrizione e sport che la maggior parte dei medici che definiamo dottori. Inoltre, é un igienista e come tale capisce benissimo come il corpo funziona. Insomma, io non lo acclamo, ma denigrarlo, non mi sembra una bella cosa (non tu, ma altre persone magari). Secondo me l’approccio da fanatici contro i grassi danneggia la mente piú che il corpo. Non si dovrebbero consumare grandi quantitá di grassi (tipo i 15 avocadi al giorno, voglio vedere io quanto per quanto tempo avrá energia questo ragazzo 😉 ), ma neanche stare lontano da ottimi alimenti come l’avocado, i semi e la frutta secca. C’é bisogno di un equilibrio e di rispettare il proprio corpo. Cominciare ad ascoltarlo… un giorno magari non ti va di mangiare frutta secca, bene non mangiarne. Ma magari un giorno hai voglia di un avocado o due avocadi interi. Dovresti privartene perché stai seguendo dei numeri? Per me non ha senso.

      Ti consiglierei di fare un respiro profondo, sentire quello che il tuo corpo ti richiede, ora. Se hai voglia di salato, vada di avocado in una bella insalatona, magari anche con pomodori secchi. E perché no anche a qualcosa di cotto, delle verdure, un cereale… Focalizzati sull’obiettivo che é quello di stare bene 🙂

      Ti saluto con calore, Serena

  10. Ciao Serena,auguri per il figlio/a 🙂 Vorrei chiederti,a livello di grammi,di quanti grammi di carboidrati(zuccheri) abbiamo bisogno in media(diciamo maschio adulto)??
    altra domanda,quanti grammi di pasta in teoria possiamo digerire per l’igienismo?

    • Ciao Marco! E grazie 😀

      Più che a grammi io andrei a percentuale delle kcal… e sostenere un 70-80% dell’introito calorico derivante da carboidrati (semplici come gli zuccheri, ma anche complessi tipo gli amidi).
      Quindi varia dalla statura e corpo dell’uomo e dall’attività che fa giornalmente.

      Comunque se posso, a mio parere se uno si concentra nell’alimentarsi di cibi ai quali ci siamo adattati biologicamente (prediligendo quindi grandi quantità di frutta e verdura, tuberi/cereali/legumi, noci semi e germogli e al massimo integrando ogni tanto qualche prodotto di origine animale) non si può sbagliare perché la Natura già impacchetta tutto perfettamente, nella giusta proporzione. E uno non si deve rompere il capo 😉

      Quanti grammi di pasta… dipende… non è che per l’Igienismo la pasta sia proprio alimento. Io la mangio eh, però quando la preparo riconosco che non è proprio il cibo più salutare che esista. Le quantità che puoi digerire variano tantissimo, dipende prima di tutto se il tuo corpo è vitale e con una buona potenza gastrica e digestiva. Dipende se ti alleni. Dipende cos’hai mangiato prima o mangerai durante la giornata. Per esempio, io ne mangio circa 200gr alla volta. E sono donna e piccolina…. però sono molto attiva, sana, mentalmente bilanciata, con un’ottima digestione e mangio crudo tutto il giorno riservando quindi la maggior parte dei succhi gastrici (produciamo solo un tot. litri al giorno) per quel pasto.
      Un’altra persona che magna e beve tutto il giorno, è stressatissima dal lavoro, non fa allenamento, e che magari ha un’ulcera gastrica, gastrite o altri problemi digestivi ne potrà mangiare pochissima se vuole digerire (e, anzi, a quel punto sarebbe meglio se mangiasse altro). Capisci cosa dico?

      Tutto è “relativo”… alla persona, allo stile di vita, all’età, all’attività… Ci sono tanti fattori che giocano nel campo della salute.

      Un caro saluto,
      Serena

    • Ho capito, te l’ho chiesto perché il dottor Cocca in un suo video ha detto che noi abbiamo ptialina limitata nella saliva per cui dopo i 30 grammi di pasta già in teoria il nostro corpo non riesce a ricavare zucchero dagli amidi ed il resto va tutto indigesto…