In questo video vi svelo la ricetta di uno dei nostri frullati verdi preferiti!!! E non solo questo… ho pure scoperto finalmente il perché certi ananas pizzicano la lingua e causano bruciore, a volte talmente forte che poi non si riesce piú a mangiare nient’altro per qualche ora! E non vedevo l’ora di condividere questa informazione con voi in questo video… 😀
Ma… per chi non avesse tempo (o voglia :P) di ascoltarmi ecco qui la ricetta del frullato verde e piú in basso il perché l’ananas irrita la lingua e la bocca 😀
Ricetta frullato verde
Ingredienti per 1-2 persone
1/2 ananas maturo
2 coste di sedano
40gr di prezzemolo
4-5 foglie di lattuga
1/4 avocado maturo
Succo di un limone
Preparazione – Semplicemente frullare tutti gli ingredienti aggiungendo tanta acqua quanto necessaria per frullare facilmente il tutto. Come ogni frullato e succo, é raccomandato bere piano, cercando di tenere in bocca il liquido cosí da incentivare la salivazione. Questo frullato é ottimo come pranzo leggero o cena leggera (gli ingredienti sono quindi per una persona sola). Dopo del frullato potreste sgranocchiarvi un pugnetto di noci, mandorle, noccioline o altra frutta secca oleosa. Oppure va benissimo anche come snack per due persone. YUMMY YUMMY!! Provatelo, perché é davvero formidabile 😀
Ho cominciato a bere i frullati verdi quasi due anni fa quando Nicolas si é messo l’apparecchio. Tutti parlano di quanto i denti siano belli dopo aver messo questo aggeggio diabolico, ma nessuno ti dice della tortura e dell’agonia delle prime settimane!!! Nick infatti non riusciva mica a masticare cose dure e le insalate erano off-limits. Peró ci dispiaceva perché sappiamo che le insalate e le lattughe fresche sono importanti per la dieta. Quindi invece di mangiarle abbiamo deciso di berle!! Non vi dico le nostre prime facce… :S questi frullati di insalata mica erano cosí appetitosi. Ma bevine uno, bevine due, bevine per un mese… e anche se alla fine Nick era in grado di masticare di nuovo, ci eravamo ormai innamorati di questi frullatoni verdissimi, tanto che ancora oggi prima del pasto cotto ce li beviamo.
Perché mi piacciono i frullati verdi
I frullati verdi mi piacciono perché mi fanno sentire bene. É difficile da spiegare, ma é cosí. Mi fanno sentire idratata, sono buoni e mi danno quasi “gioia”. Sono comodi perché in un certo senso il frullatore mastica per me e sembrerebbe che in questo modo si possano estrarre meglio gli elementi, i quali sono poi piú facilmente assimilabili. I frullati verdi sono delle cariche di minerali e aiutano nel consumo di verdure e lattuga fresche.
É chiaro che é sempre meglio stare lí a masticare bene bene le verdure e le insalate… ma ne sento e ne riconosco i benefici 🙂 E poi certi frullati verdi sono davvero davvero buonerrimi!!! 😀
Allora, chi vuole vedere come viene fuori questo frullato verde? E soprattutto, chi é interessato a conoscere il perché certi ananas, anche se sembrano maturi, pizzicano e irritano il cavo orale?
Vai al video
Perché l’ananas anche se sembra maturo pizzica la lingua e la bocca
Questo l’ho scoperto qualche giorno fa mentre leggevo un reportage di John Fielder*, famoso igienista australiano. L’irritazione che si sente nel cavo orale é perché l’ananas non é maturo. Nella coltivazione di ananas per uso commerciale, é pratica comune utilizzare il sulfato di ammonia come fertilizzante. Quello che poche persone conoscono, peró, é che questo fertilizzante inibisce la conversione degli acidi nella frutta in zuccheri della frutta. Quindi anche se sembra che l’ananas sia maturo (ossia diventa tutto giallo), se questo tipo di fertilizzante é stato usato, c’é una buona chance che il frutto irriterá le gengive, le labbra e sembrerá “tagliare” la lingua… tutto ció non puó non rispecchiarsi anche nel nostro interno!
Peró, se trovate l’ananas perfetto… puó risultare il frutto piú buono della terra 😀
* Principles and Practice of Fasting
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fantastico video!! cambierò il modo in cui guardo e scelgo l’ananas, grazie mille 😀
Di niente Beatrice, grazie a te della visione 😀
Grazie per il video Serena, adoro i frullati di frutta. Per l’ananas pizzicante, quindi se ne trovo uno che irrita è meglio “lasciarlo andare”? Mi dispiace gettare via la frutta però stando a quello che scrivi sembrerebbe fosse meglio di sì…
Ciao Cristina! Mah, a dirti la veritá nemmeno io lo butterei 😉 Peró diciamo che se so che questa marca e questo posto hanno questo tipo di ananas, non lo compro piú lí. Ecco. Alla fine, fosse solo un ananas, il corpo é capace di difendersi. Ma se l’irritazione continua, ecco quello non va piú bene…
Alla fine Serena, ho dovuto gettarlo perchè pur provando a metterne solo qualche pezzetto in una insalata mi ha comunque irritato molto e rovinato l’insalata (sigh!) per cui farò caso alle cose che mi hai suggerito. Finora non è più capitato comunque e per fortuna 🙂 Baci e buon proseguimento!
E da stasera so che è meglio non fidarsi neanche di quelli fair trade! Non me l’aspettavo. Ho mollato la cena a metà e scappata letteralmente in bagno a sciacquarmi la bocca lungamente prima con l’acqua e poi con l’olio e senza sciacquarlo via! Il peggiore di quelli che abbia mai mangiato. Comincio a credere che non esistano ananas destinati a maturare davvero. “…Utilizzare il sulfato di ammonia come fertilizzante…”, non c’è modo quindi di ovviare? fertilizzato, deduco che venga messo nel terreno e l’ananas lo assimila al suo interno quindi, qualcosa così?
Eh giá! Fai conto che anche qui non sempre sono buoni buoni… io cerco di lasciarli ultra maturare a temperatura ambiente e poi giusto prima che le mosche della frutta li danneggino li metto in frigo (il mio non é molto freddo peró) ancora per qualche giorno e la maturazione continua piano piano….
Si fa quel che si puó, ma se conti che una pianta di ananas crea un ananas all’anno… io credo che Madre Natura stessa non intenda il loro gran consumo per noi umani 🙂
Un caldo saluto!
Ciao Ylenia! Io l’ho letto in Principles and Practice of Fasting di John Fielder. Peró, come ti dice il titolo, é un mini-libro sul digiuno, non sull’ananas o i metodi di coltivazione agricola. Se vuoi te lo passo volentieri (é in inglese). Mandami pure la tua email a serena.in.forma@gmail.com 🙂
Un caldo saluto,
Serena